Pil in calo e Italia in recessione, l’Istat vede nero: E’ il dato peggiore dal 2009
Nel primo trimestre 2012 il prodotto interno lordo , espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e’ diminuito dell’1,3% rispetto al primo trimestre del 2011 e dello 0,8% sul trimestre precedente. E’ la stima preliminare del Pil fornita dall’Istat.
Inflazione stabile ad aprile. Secondo quanto rivela l’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi, è risultato stabile al 3,3% (lo stesso valore già registrato sia a marzo che a febbraio), mentre su base mensile è aumentato dello 0,5%. Il dato definitivo conferma la stima provvisoria.
L‘Istat rileva inoltre che l’inflazione acquisita per il 2012 è pari al 2,7%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, resta al 2,3%, mentre al netto dei soli energetici è stabile al 2,2%.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano su base mensile dello 0,4% e il tasso tendenziale sale al 4,7% (dal 4,6% di marzo), il più alto da settembre 2008.
L’aumento dei prezzi per il carrello della spesa è principalmente imputabile al rincaro dei prezzi della benzina che aumenta su base annua del 20,9%, in forte accelerazione rispetto al 18,6% di marzo, mentre su base mensile sale del 3,2%. Si tratta, spiega l‘Istat, del rialzo tendenziale più alto da maggio 1983. Il prezzo del gasolio per mezzi di trasporto segna invece su base mensile un balzo dello 0,9% e sale del 20,5% tendenziale (dal 22,5% del mese precedente). Un rincaro congiunturale marcato si registra per il prezzo del Gpl (+4,4%), il cui tasso di variazione tendenziale accelera ulteriormente e sale al 12,5% (dal 7,7% di marzo). Inoltre, il prezzo del gasolio per riscaldamento aumenta dello 0,4% sul mese precedente e del 10,1% su quello corrispondente del 2011 (era +11,7% a marzo).
Anche i prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto subiscono forti rincari (+0,9%), per effetto soprattutto dei rialzi congiunturali degli energetici regolamentati (energia elettrica e gas). Tuttavia la crescita tendenziale scende al 2,9% (dal 3,1% di marzo 2012).
Sotto il profilo settoriale, i maggiori incrementi congiunturali dei prezzi rilevati nel mese di aprile 2012 riguardano le divisioni servizi ricettivi e di ristorazione (+1,5%), trasporti (+1,3%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,1%). Aumenti su base mensile più contenuti si rilevano per i prezzi delle bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%) e dell’abbigliamento e calzature (+0,3%). In diminuzione sul mese precedente risultano i prezzi delle comunicazioni (-1,1%) e dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,1%).
Rispetto ad aprile 2011, i maggiori tassi di crescita interessano le bevande alcoliche e tabacchi (+7,8%), i trasporti (+7,4%) e l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,9%). Quello più contenuto riguarda la divisione ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%). I prezzi delle comunicazioni e dei servizi sanitari e spese per la salute risultano in flessione (rispettivamente, -2,1% e -0,2%).
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