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Fuori i rinviati a giudizio dalle liste elettorali: la proposta di Fini ai partiti

I partiti “sottoscrivano un patto per cui chi è rinviato a giudizio o condannato in primo grado non sia inserito in liste o nomine”. E’ la proposta del presidente della Camera Gianfranco Fini, lanciata da Pompei dove ha incontrato le scuole in occasione del Meeting dei giovani. “C’è un articolo della Costituzione che sancisce che ogni cittadino è innocente fino al terzo grado di giudizio – ha detto Fini ai ragazzi – ed è giusto, ma i partiti per motivi di opportunità dovrebbero sottoscrivere un patto davanti agli italiani per escludere da liste o nomine di loro competenza chi è rinviato a giudizio oppure è condannato in primo grado”.
L’auspicio di Fini è che la Camera dei Deputati “approvi sollecitamente il ddl anticorruzione” perché “già troppo tempo è passato e soprattutto va ricordato siamo uno dei pochi paesi che non ha ratificato la convenzione di Strasburgo”.
Altro auspico della terza carica dello Stato è che “la legge elettorale venga cambiata”, che “ognuno scelga il suo candidato, perché è giusto ridare agli elettori la possibilita di scegliere l’eletto. Ma attenti – ha precisato Fini - che ridare le preferenze non risolve tutto”.