Lega ko totale, Grillo conquista anche Parma, Orlando trionfa e Genova scommette su Doria
Marco Doria, candidato del centrosinistra, è stato eletto sindaco di Genova con il 59,7% delle preferenze. Secondo i dati forniti dal Viminale, quando sono state scrutinate 653 sezioni su 653, Doria ha ottenuto 114.245 voti. Enrico Musso, sostenuto da una lista civica, ha invece ottenuto il 40,8% delle preferenze pari a 77.084 voti.
PARMA: il candidato del Movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti è stato eletto sindaco di Parma con il 60,22% dei consensi. Secondo i dati forniti dal Viminale, quando sono state scrutinate 203 sezioni su 203, Pizzarotti ha ottenuto 51.235 voti contro i 33.837 ottenuti dal candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli (39,77%).
“Direi una vittoria importante, soprattutto perché ci hanno dato la possibilità di far vedere che le persone normali vincono perché possono instaurare un rapporto con i cittadini. I cittadini hanno premiato questo” ha detto Pizzarotti commentando al tgla7 le proiezioni che lo danno vincente. “In realtà -ha continuato- sono il secondo sindaco del movimento. Io credo che le componenti del successo non possano essere dovute solo alla crisi dei partiti o alla novità di che abbiamo offerto a Parma. Abbiamo vinto perché abbiamo fatto una campgna in mezzo ai cittadini e vicini ai loro bisogni. Il nostro programma ha avuto più di 15000 visualizzazioni. Abbiamo chiesto di votare il programma e i cittadini lo hanno fatto”.
“Accordi con il Pdl non ci sono stati -ha spiegato Pizzarotti- Sicuramente chi ha votato al primo per altre liste secondo me hanno votato al secondo per noi. Abbiamo perso meno numero di votanti tra il primo e il secondo turno. Perché abbiamo detto che votare è importante. Se il Pd avesse candidato un altro e non il presidente della Provincia, forse avrebbe vinto al primo turno”.
PALERMO: in 597 sezioni su 600 a Palermo Leoluca Orlando è al 72,43% seguito da Fabrizio Ferrandelli al 27,57%. Mancano solo pochi minuti alla fine dello spoglio.
Alla chiusura definitiva delle urne, alle 15, nei 18 comuni siciliani coinvolti nel turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci, hanno votato 531.631 elettori, pari al 47,46% degli aventi diritto. Alla stessa ora, negli stessi comuni, al primo turno si erano recati alle urne, invece, in 756.880, pari al 67,57%, con un calo complessivo, quindi, del 20,11%.
Nei tre comuni capoluoghi di provincia interessati hanno votato: a Palermo il 39,73% (-23,46% rispetto al primo turno), a Trapani il 39,84% (-24,80%) ad Agrigento il 52,79% (-19,54%). I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale al quale affluiscono dai Comuni.
TARANTO: Ippazio Stefano è stato confermato sindaco di Taranto. Appoggiato da Pd, Sel, Udc, Api, Idv, il candidato del centrosinistra con il 69,7% conquista oltre il doppio dei voti ottenuti da Mario Cito, sostenuto da Lega d’azione meridionale, Destra e Fiamma tricolore, che raccoglie solo il 30,3% dei consensi.
RIETI: Simone Petrangeli è stato eletto sindaco di Rieti con il 67,17% dei voti. Il candidato sindaco del centrosinistra ha prevalso al ballottaggio sull’altro candidato, Antonio Pirelli, che ha avuto il 32,82% dei voti.
ISERNIA: quando mancano soltanto due sezioni sul totale di 22, il candidato del centrosinistra Ugo De Vivo corre verso l’elezione a sindaco di Isernia. Appoggiato da Pd, Idv, Sel, Prc-Pdci e Psi, De Vivo ottiene finora il 57,3% dei voti contro il 42,7% di Rosa Iorio sostenuta da Pdl, Udc e Udeur.
Nei sette comuni (cinque in Lombardia e due nel Veneto) in cui la Lega Nord è andata al ballottaggio, secondo i dati pervenuti dalla sede del Carroccio in via Bellerio, la Lega sarebbe sconfitta in tutti e sette i comuni. Il Carroccio è uscito sconfitto a Cantù (Como), Senago (Milano), Meda (Monza e Brianza), Tradate (Varese), Palazzolo sull’Oglio (Brescia), Thiene (Vicenza) e San Giovanni Lupatoto (Verona). Da ricordare che la Lega, assieme al Pdl, governava in sei di questi Comuni, ad esclusione di Senago, che era stata commissariata.
”Da oggi parte la fase nuova per la Lega, una Lega che fa tesoro degli errori commessi ma che non cambia nome né simbolo e riparte per recuperare i nostri elettori che non hanno votato”. Questo il primo commento a caldo dell’europarlamentare del Carroccio, Matteo Salvini, ai risultati elettorali.
”Voglio ringraziare prima di tutto i nostri candidati e chi ha votato Lega in una campagna difficilissima anche per gli errori di qualcuno. Ripartiamo da 380 – ha proseguito Salvini – che sono i sindaci della Lega che ripartono per la fase nuova”.
Quanto alla decisione di avere voluto correre da soli, senza apparentamenti, ”noi – ha commentato Salvini – non possiamo allearci con chi sta dissanguando i comuni con la tassa sulla casa. Abbiamo preferito vincere in trenta casi o perdere in altri da soli che ripartire dal territorio”.
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