Terremoto, la lunga notte dei 5000 sfollati. Continuano le scosse di assestamento

Terremoto, la lunga notte dei 5000 sfollati. Continuano le scosse di assestamento

(ansa)

Sei morti, una cinquantina di feriti, migliaia di sfollati, edifici distrutti e gioielli dell’architettura crollati. E’ il bilancio del forte sisma di grado 6 della scala Richter, che ha colpito stanotte alle 4.04, il Nord-Est, in particolare l’Emilia Romagna, nella zona di Modena e Ferrara. Tra le vittime quattro operai rimasti schiacciati sotto il crollo di alcuni capannoni industriali nella zona di Sant’Agostino. Morta anche una donna di 103 anni sotto le macerie della sua casa mentre un’altra donna è deceduta per un malore nel bolognese. I feriti sono una cinquantina. Dopo la scossa notturna, durante tutta la giornata ci sono state varie scosse di assestamento. La più forte, 5.1 Richter, è stata registrata nel primo pomeriggio. Il terremoto è stato avvertito anche a Milano e in altre zone della Lombardia.
Davanti al disastro del terremoto, il premier Mario Monti ha deciso di anticipare il rientro dagli Stati Uniti e già domani dovrebbe essere a Roma. Il Consiglio dei ministri, convocato per martedì, dichiarerà lo stato di emergenza nelle zone dell’Emilia Romagna, colpite dal sisma.
Monti, intanto, ha conferito i poteri a Franco Gabrielli, capo della Protezione civile per coordinare i soccorsi. Appena giunto sui luoghi del terremoto, Gabrielli ha parlato di “danni importanti, seri e diffusi sul territorio”. Al momento non risulterebbero dispersi mentre circa 3000 sono gli sfollati, secondo il bilancio della Protezione civile. Nello specifico sono state sfollate circa 2.200-2.500 persone in provincia di Modena, 400 nel ferrarese e circa 20 a Bologna.
Particolarmente colpiti i paesi di Finale-Emilia, Bondeno, Sant’Agostino, , San Felice sul Panaro e Camposanto. Due ospedali a Mirandola e Finale-Emilia sono stati parzialmente evacuati a scopo precauzionale. Danni ingenti agli edifici si sono registrati anche nel comune di Buonacompra Cento. Nel paesino è caduta la parte più alta del campanile ed è crollata per metà la chiesa.
”Dolore” per le vittime e ”solidarietà” è stato espresso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che appresa la ”drammatica notizia” ha seguito l’evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture competenti.
Nello specifico, gli operai deceduti sono Nicola Cavicchi, 35 anni, residente a San Martino, frazione di Ferrara, rimasto schiacciato sotto il crollo della ditta Ceramiche di Sant’Agostino, nel Comune di Sant’Agostino. Nella stessa ditta è morto anche Leonardo Ansaloni, 51 anni, residente a Reno Centese in provincia di Ferrara. Un terzo operaio è morto, sempre a Sant’Agostino, per il crollo di un capannone della ditta Tecopress di Dosso: si tratta di Gerardo Cesaro, 59 anni residente a Molinella. Un altro operaio di origini marocchine, Tarik Naouch di soli 29 anni, è morto a Ponte Rodoni di Bondeno nel crollo che ha interessato la ditta Ursa che produce polistirolo. Il giovane era residente a Crevalcore. Nel ferrarese, a Sant’Agostino è morta anche Nerina Balboni, anziana di 103 anni, che è stata mortalmente colpita alla testa dalle macerie della sua casa, completamente crollata. L’anziana non ha fatto in tempo a uscire ed è stata trovata nell’abitazione senza vita con un segno evidente della ferita alla testa. Dall’abitazione, che si trova in via Canale Angelino 13, è stata estratta viva dalle macerie la nuora 64enne che è stata portata in ospedale, ma non è in pericolo di vita. La donna è stata salvata dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco.
Ai cinque morti del ferrarese si aggiunge la cittadina tedesca di 37 anni, morta per lo spavento in provincia di Bologna.
A Sant’Agostino, nel Ferrarese, il comune più colpito dal terremoto, i danni maggiori si registrano a numerosi capannoni di fabbriche, ma anche a edifici pubblici come il municipio che è gravemente lesionato. Anche la chiesa parrocchiale di Sant’Agostino, di fronte al municipio, è stata danneggiata e risulta inagibile, non solo a causa delle crepe in ogni parte dell’edificio, ma anche per i crolli. Una statua è stata spazzata via e il campanile risulta lesionato in diversi punti. Finora sono 15 le famiglie sfollate dalle case, dichiarate inagibili e ospitate nel punto di raccolta della Protezione civile, allestito nel Palareno di Sant’Agostino, una palestra di recente costruzione antisismica.
Per i danni provocati dal sisma, è stato evacuato l’ospedale di Finale Emilia e il carcere di Ferrara.
A Ferrara le scuole di ogni ordine e grado, biblioteche e musei rimarranno chiusi domani e fino alle verifiche strutturali dei singoli edifici da parte di tecnici comunali e della Protezione Civile. Sono inoltre sospese tutte le manifestazioni di pubblico spettacolo (culturali e sportive, cinema e teatro). Al momento in città si registrano danni ad alcuni edifici antichi in centro storico (alcune cadute di cornicioni, statue e decori) e ad auto parcheggiate in strada. Danneggiato anche il castello estense, simbolo della città.