Brindisi, Pisanu: Si è cercato di colpire lo Stato. Probabile partecipazione di più persone

‘Si è voluto colpire la scuola e i giovani. Il presente e il futuro, in maniera orribile. Il tentativo è quello di colpire al cuore lo Stato”. Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia, Beppe Pisanu, intervenendo ai ‘Dibattiti Adnkronos’, in diretta sul sito Ign Adnkronos (www.adnkronos.com), sull’attentato di Brindisi del 19 maggio scorso.
”Bisogna vedere se è opera di un folle o di un folle manovrato da altri perché l’attentato fa pensare alla partecipazione di più persone”, ha rimarcato Pisanu spiegando che “allo stato attuale delle indagini tutte le ipotesi possono essere in qualche misura accampate. L’unico dato certo è che si è trattato di un atto terroristico. Assegnarlo alla criminalità organizzata mi sembra difficile, la Sacra Corona Unita è la meno organizzata. Qualsiasi mafioso -sottolinea- sa bene che producendo atti di questo genere avrebbe suscitato una reazione forte da parte dello Stato”.
”Siamo nel mezzo di una crisi economica che non ha precedenti -ha fatto notare Pisanu- se non nel lontano 1929. Ci sono tensioni sociali che si toccano con mano e obiettiva fragilità politica, nonostante un governo che fa con coraggio e fino in fondo il proprio dovere. In questa situazione -ha avvertito – gruppi eversivi che hanno interesse a deviare il corso della vita democratica, cercano di intervenire insinuandosi nelle difficoltà come lo scalpello nella fessura, per compromettere la vita democratica del Paese”. Ma ”la risposta dello Stato c’è ed è forte: gli apparati di sicurezza -ha concluso Pisanu- operano con la necessaria riservatezza, anche se in questo caso ci sono stati comportamnenti non proprio raccondamandabili. Ma lo Stato sta rispondendo efficamente”.
Al dibattito ha partecipato anche il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo e una compagna di scuola di Melissa Bassi. ”Quello che è accaduto a Brindisi è un atto che non ha nulla di umano – ha detto il titolare del dicastero di viale Trastevere- La scuola è il bene più importante che abbiamo. Il fatto che gli studenti abbiano immediatamente messo in rete questa voglia di ripartire, non il lunedì ma la domenica pomeriggio, credo abbia avuto un risultato importante per la scuola italiana. I ragazzi sono disponibili a mettersi in gioco per partire. Hanno bisogno di esserre ascoltati e noi dobbiamo stare loro vicino”.
Il ministro ha ricordato che l’Istituto Falcone-Morvillo di Brindisi ”è una scuola molto importante per il nostro Paese, di tipo professionale” e l’Italia “è un paese che ha bisogno di queste scuole, quindi bisogna creare una maggiore interazione con il sistema produttivo. In questi giorni c’è stato un contatto diretto con la Camera della Moda, si creererà un laboratorio moderno all’interno della scuola e una continuita’ di rapporto tra la scuola e il mondo del lavoro”.
”Stiamo cercando di rialzarci dopo quello che è accaduto. Ci stiamo aiutando a vicenda, dobbiamo andare avanti. Alla scuola stanno rispondendo bene tutti gli alunni. I rapporti tra noi si sono solidificati. Non ho paura quando vado a scuola”, ha detto Aurora, 15 anni, compagna di classe di Melissa Bassi all’Istituto Morvillo-Falcone.