Rignano Flaminio, il fatto non sussiste: tutti assolti per i presunti abusi all’asilo. Esplode in aula la rabbia dei genitori
Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo di primo grado presso il tribunale di Tivoli per i presunti abusi sessuali su 21 bambini della scuola materna ‘Olga Rovere‘ di Rignano Flaminio. La sentenza è arrivata dopo nove ore di camera di Consiglio. I cinque imputati, lo sceneggiatore Gianfranco Scancarello, le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Magalotti, e la bidella Cristina Lunerti sono stati tutti assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Per loro il 2 aprile scorso il pm di Tivoli Marco Mansi aveva chiesto dodici anni di reclusione ciascuno con le accuse di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. Le motivazioni della sentenza sono attese tra 90 giorni.
Alla lettura della sentenza è esplosa in aula la rabbia dei genitori presenti all’interno del Tribunale di Tivoli. A quanto riferito da alcuni tra i presenti, avrebbero inveito e rivolto insulti ai giudici. Intanto, davanti al Palazzo di Giustizia di Tivoli, si è vista arrivare un’ambulanza.
“Non capisco la reazione dei genitori invece di essere contenti perché il fatto non sussiste sembra quasi che volessero la certezza degli abusi” ha detto l’avvocato Franco Coppi, legale dello sceneggiatore Gianfranco Scancarello e della moglie, la maestra Patrizia Del Meglio. “Ringrazio Dio che il tribunale ha potuto ricostruire con certezza i fatti escludendo che ci siano stati degli abusi mi dispiace solo che ci siano voluti sei anni per questo risultato”.
“La sentenza di assoluzione era annunciata dal buon senso” ha detto l’avvocato Giosuè Naso, difensore della maestra Silvana Magalotti, ricordando che “ben cinque anni fa, dopo aver letto le carte e prima ancora che intervenisse il Tribunale del Riesame che scarcerò tutti, dissi che la sentenza non poteva non essere favorevole agli imputati”. Il penalista ha aggiunto: “Oggi dico la stessa cosa dopo un lungo dibattimento nel quale non si è tralasciato nulla di intentato. La formula ‘il fatto non sussiste’ significa che non ci sono stati abusi e che i bambini non sono stati toccati. Per questo dico che quella del tribunale di Tivoli è una sentenza che dovrebbe compiacere i genitori la cui reazione scomposta in aula fa quasi pensare che avrebbero preferito avere a che fare con una realtà completamente diversa”.
“I nostri assistiti sono sconvolti, non si aspettavamo una sentenza di questo tipo” ha detto l’avvocato Luca Milani, legale di parte civile.
“Non ci fermeremo qui, faremo ricorso. Siamo amareggiati perché significa che i giudici non hanno dato credito alla vicenda” ha detto l’avvocato Pietro Nicotera, legale di due famiglie dei bambini della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio.
“Questa sentenza significa che la testimonianza del minore non ha valenza: allora il minore è sempre perdente. Allora legalizziamo la pedofilia – chiede provocatoriamente Arianna Di Biagio a capo dell’associazione dei genitori dei bimbi della scuola materna ‘Olga Rovere’ di Rignano Flaminio -. Quella di oggi è una grave sconfitta, il messaggio che rischia di passare è pericoloso”.
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