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Riforma del lavoro, il governo incassa la fiducia: passa il nuovo articolo 18

L’aula del Senato ha votato la terza fiducia sul ddl lavoro, in particolare sul maxi emendamento del governo interamente sostitutivo degli articoli dal 41 al 54. A favore si sono espressi 239 senatori, 31 i contrari, un astenuto. Subito dopo e’ iniziata la chiama per il quarto, e ultimo, voto di fiducia.
L’aula del Senato ha votato la fiducia al primo maxi emendamento del governo sostitutivo degli articoli fino al 21 del ddl di riforma del lavoro. I sì sono stati 247, i contrari 33 e un astenuto. Subito dopo è iniziata la chiama per il secondo maxi emendamento, che copre gli articoli dal 22 al 40, e che ha incassato 246 sì. I contrari sono stati 34.
Il ministro per i Rapporti con il parlamento, Piero Giarda in mattinata aveva annunciato la presentazione di 4 emendamenti, sostitutivi degli articoli dall’1 al 21, dal 22 al 40, dal 41 al 54, dal 55 al 77. I maxiemendamenti, ha spiegato il ministro, conterranno il testo ”approvato dalla commissione con le sole necessarie modifiche di coordinamento normativo e alcune necessarie divisioni relative alle clausole di natura finanziaria”. Il ddl lavoro ”non è una bacchetta magica, che possa risolvere tutti i problemi del Paese”. Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che è intervenuta in aula al Senato, terminata la discussione generale sul ddl lavoro. La riforma, spiega Fornero, ha l’obiettivo di ”rendere possibile un percorso per risolvere alcuni di problemi”, tra cui ”il recupero dell’occupazione, della produttività e del reddito, che apra la strada a nuove vie di sviluppo”. Il ddl lavoro, aggiunge Fornero, intende ”anche e soprattutto tracciare un percorso di recupero della dignità, attraverso la riappropriazione di un futuro di crescita”.
”Non è stata utilizzata l’accetta”, per modificare l’articolo 18. ”Non lo abbiamo distrutto perché è un valore”. Il governo, spiega il ministro, ha invece ”limitato il valore” delle norme ”punitive nei confronti dell’imprese”. In questo modo la ”disciplina sanzionatoria sui licenziamenti illegittimi è in linea con gli standard europei”. ”Forse nessuna riforma come quella del mercato del lavoro tocca, in altrettanta profondità, tutta la società: famiglie, imprese e istituzioni” che hanno ”interessi contrapposti”, ha poi aggiunto Fornero.
Il ministro sottolinea quindi la necessità di mettere in pratica le norme contenute nel provvedimento, perché approvare la riforma per ”vederla appassire e restare sterile nei risultati, o disattesa nella pratica, non è certo nell’interesse del Paese e del governo”. L’esecutivo ha quindi previsto ”un monitoraggio” che sarà effettuato ”con tempismo, competenza, metodo e pragmatismo di chi sa che non vi sono dogmi ma buone pratiche”. Fornero sottolinea quindi che ”bisogna essere pronti a cambiare e affinare” il provvedimento in corsa.
Sulla sua pagina Facebook il leader dell’Italia dei Valori, Antonio di Pietro ha scritto che “l’approvazione della prima fiducia al Senato sulla modifica dell’articolo 18 è la prima coltellata inferta dal governo ai diritti dei lavoratori. La crisi non si risana facendola pagare alle fasce sociali più deboli e agli onesti cittadini”.