Terremoto infinito, oltre 30 scosse nella notte. Danni per 2 miliardi. Primi fondi dalla benzina
Un’altra notte di paura in Emilia Romagna devastata dal terremoto. Sono state ben 38 le scosse che dalla mezzanotte a questa mattina hanno fatto tremare la terra in pianura padana tra i 15.000 sfollati che vivono per lo più nelle tende. Le più forti, rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), sono state la scossa delle ore 6.21 di magnitudo 3.6 con epicentro vicino a Finale Emilia (Modena), quella delle ore 6.02 di magnitudo 2.9 nel modenese. E poi la scossa delle ore 4.16 di magnitudo 2.7 nel mantovano e quella delle ore 00.21, di magnitudo 2.6 con epicentro vicino alle località di Finale Emilia, San Felice sul Panaro e Camposanto.
E’ salito a 17 il bilancio delle vittime. E’ stato infatti recuperato il corpo del quarto operaio, un giovane di 25 anni, che risultava disperso dopo il crollo del capannone dell’Haemotronic avvenuto a Medolla, in provincia di Modena, a causa del sisma. Lo ha confermato ieri la Protezione civile, dopo il riscontro con il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Al momento dunque i morti accertati nel crollo dell’azienda biomedicale sono in tutto quattro. La prima vittima era stata recuperata subito dopo la prima scossa tellurica.
Mentre lotta tra la vita e la morte la donna di 59 anni estratta viva martedì dalle macerie di un crollo a Cavezzo, in provincia di Modena. La donna, che è rimasta per ore sotto il peso dei detriti prima di essere salvata dai soccorritori, è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Baggiovara a Modena e la sua prognosi resta riservata. La 59enne non è cosciente e ha riportato svariati traumi da schiacciamento su tutto il corpo. Le sue condizioni sono giudicate molto gravi.
“La situazione è molto critica e c’è bisogno di tutto: derrate alimentari, vestiti, prodotti per l’igiene personale, acqua”, ha detto il sindaco di Medolla Filippo Molinari. A Medolla, che conta anche 4 morti sotto il crollo dell’Haemotronic, “i cittadini stanno reagendo con grande dignità e compostezza, ma dobbiamo cominciare tutto da capo, stavamo facendo le verifiche per la scossa del 20 maggio, quando c’è stato il nuovo sisma di ieri”. Intanto la tassa sulla benzina per finanziare gli interventi, oltre alle polemiche, sta offrendo anche un finanziamento immediato per le opere di primo intervento.
Il sindaco di Cavezzo, Stefano Draghetti, racconta: “Abbiamo vissuto e viviamo una situazione difficile, molto difficile, perché al netto degli edifici crollati o lesionati, c’è stata l’apocalisse, o quanto meno una cosa molto vicina all’apocalisse”.
Il procuratore capo della Repubblica di Modena, Vito Zincani, ha aperto un fascicolo sui morti provocati dal terremoto. “Penso che tutta Italia si aspetti da noi la risposta ad una domanda: perché sono crollati miseramente edifici di recente costruzione, ed è a questa domanda che daremo risposta”, ha spiegato all’Adnkronos. “Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati” ha detto Zincani, precisando però che l’inchiesta, che ipotizza il reato di omicidio colposo, è ancora nella fase preliminare.
“Stiamo localizzando tutti i luoghi dei decessi – ha chiarito – e apriremo un fascicolo per ciascun morto. Quindi faremo uno screening dei casi. E’ evidente che ci sono alcuni episodi in cui le morti sono state accidentali, mentre per i casi di crolli di manufatti recenti faremo tutti gli approfondimenti per accertare, da un lato, se sono state rispettate le norme di sicurezza e, dall’altro, se sono state osservate le regole di costruzione”. “Ciò non significa che ci siano necessariamente dei responsabili, ma faremo tutti gli accertamenti” ha rimarcato il procuratore di Modena.
Il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, ha iniziato ieri una ricognizione in tutti i centri principali del cosiddetto ‘cratere’ ovvero l’area del Modenese colpita dal sisma. “Il numero degli assistiti nei nostri centri si sta avvicinando a quasi 15mila persone. Ma il numero di chi è fuori dalle case è molto più alto”, ha detto il prefetto. Gabrielli ha ricordato come ci siano “molte altre persone” che ancora cercano una sistemazione provvisoria, chi alloggia presso parenti o amici e chi ancora “non ha deciso che cosa fare, incerto fra la tenda o l’albergo”.
Sui crolli e le vittime del terremoto le Procure di Modena e Ferrara “hanno aperto fascicoli e non poteva essere altrimenti”, ha sottolineato Gabrielli. “La magistratura poi dovrà valutare le responsabilità”, ha aggiunto.
Il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, ha assicurato che “ora il massimo impegno e il massimo sforzo è tutto concentrato per dare accoglienza e assistenza”.
Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha ricordato le vittime che ”sono morti sul lavoro – ha sottolineato – e che in maggioranza erano operai e imprenditori”.
Sul crollo dei capannoni è intervenuto anche il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi. “La polemica che sta montando mi sembra artificiosa – ha affermato – I capannoni come si vede dalle fotografie sui giornali di oggi erano in assoluta normalità. E la zona non era specificata come particolarmente sismica. Sono dispiaciuto e triste per le vittime che ci sono state ma escludo la malafede dal punto di vista imprenditoriale. Non dimenticate che sono morti anche degli imprenditori direttamente nel crollo”.
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