Disoccupazione a livelli record, mai così alta dal 1999. 35% dei giovani senza lavoro
Vola la disoccupazione e cresce in maniera preoccupante fra i giovani il numero dei senza lavoro. ”Il numero dei disoccupati, pari a 2.615 mila, cresce dell’1,5% (38 mila unita’) rispetto a marzo – spiega l’Istat -. Su base annua il numero di disoccupati aumenta del 31,1% (621 mila unita’). Il tasso di disoccupazione si attesta al 10,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 2,2 punti su base annua”. E’ il tasso più alto da gennaio 2004.
”Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 611 mila. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, e’ pari al 35,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto a marzo ma in aumento di 7,9 punti su base annua”, continua l’Istat.
”Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,1% rispetto al mese precedente. In confronto a marzo, il tasso di inattivita’ risulta invariato e si mantiene al 36,6%”, conclude l’Istat.
Ad aprile 2012 gli occupati sono 22.953 mila, in diminuzione dello 0,1% (-28 mila unita’) rispetto a marzo. Il calo e’ determinato dalla contrazione dell’occupazione maschile. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente l’occupazione segna un aumento dello 0,1% (23 mila unita’). Il tasso di occupazione e’ pari al 57,0%, invariato in termini congiunturali ma in aumento di 0,2 punti percentuali nel confronto tendenziale.
”Nel primo trimestre 2012, il numero di occupati registra una flessione tendenziale dello 0,4 per cento (-81.000 unita’), a sintesi del calo dell’occupazione maschile (-1,2%, pari a -168.000 unita’) e del nuovo incremento di quella femminile (+0,9%, pari a 87.000 unita’). La discesa dell’occupazione interessa l’intero territorio nazionale. Nel Nord (-0,3%, pari a -32.000 unita’) e nel Mezzogiorno (-0,2%, pari a -15.000 unita’) coinvolge la sola componente maschile; nel Centro, dove il calo e’ piu’ ampio (-0,7%, pari a -34.000 unita’), entrambe le componenti di genere”, continua l’Istat.
”Per il secondo trimestre consecutivo emerge una significativa riduzione degli occupati italiani (-155.000 unita’, in confronto allo stesso periodo di un anno prima), dovuto esclusivamente alla riduzione della componente maschile. Sebbene con intensita’ inferiore al recente passato, prosegue l’incremento dell’occupazione straniera (+36.000 uomini e +38.000 donne)”, conclude l’Istat.
Nel Vecchio Continente, Eurostat stima che 24 milioni 667mila uomini e donne nell’Ue a 27, di cui 17 milioni 405mila nell’area euro, fossero disoccupate ad aprile: rispetto al mese precedente, sono aumentate di 102mila unita’ nell’Ue a 27 e di 110mila nell’area euro. Tra i Paesi membri, il livello piu’ basso di disoccupazione e’ stato registrato in Austria (3,9%), Lussemburgo e Olanda (5,2%) e Germania (5,4%), mentre quello piu’ alto in Spagna (24,3%), Grecia (21,7%, il dato e’ relativo a febbraio), Lettonia (15,2%, nel primo trimestre del 2012) e Portogalllo (15,2%).
Per quanto riguarda la disoccupazione civile, ad aprile, nell’Ue a 27 erano disoccupati cinque milioni 462mila ragazzi sotto i 25 anni, di cui 3 milioni 358mila nell’area euro, pari rispettivamente ad un tasso del 22,4% e del 22,2%, contro il 20,9% ed il 20,4% dell’aprile 2011. I tassi piu’ bassi sono stati registrati in Germania (7,9%), Austria (8,9%) e Olanda (9,4%), mentre quelli piu’ alti in Grecia (52,7% a febbraio) e Spagna (51,5%).
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