Facebook lancia un referendum per 900 milioni di iscritti sulla privacy. Primo esperimento di democrazia on line
Mentre gli utenti di Facebook sono chiamati ad esprimere il voto sulla tutela della privacy, Mark Zuckeberg pensa all’uso della sua piattaforma da parte degli under 13. Da oggi e per una settimana il fondatore del noto social network ‘democraticamente’ ha deciso di far scegliere ai ‘facebookiani’ alcune novità che riguardano il trattamento dei dati personali. Tra i 900 milioni di iscritti chi vorrà, su una apposita pagina, potrà votare se mantenere il vecchio sistema privacy o optare per le nuove proposte e sull’ipotesi di abbandonare o meno la ‘timeline’. Un referendum che nelle intenzioni di Zuckerberg dovrà raggiungere il 30% dei pareri (circa 270 milioni di persone) perché possa essere considerato vincolante. Altrimenti i voti raggiunti saranno considerati solo come opinione.
Intanto, Facebook sta sviluppando una tecnologia che permetta ai bambini di età inferiore ai 13 anni di utilizzare il social network sotto la supervisione dei genitori. E’ quanto riporta oggi il Wall Street Journal ricordando che gli under 13 non possono accedere alla piattaforma sebbene, dati dei consumatori alla mano, lo scorso anno sono stati ben 7,5 milioni di bambini al di sotto dei 13 anni a usare il sito (tra cui 5 milioni con meno di 10 anni). Inoltre uno studio sponsorizzato da Microsoft Research ha rivelato che il 36% dei genitori è a conoscenza dell’uso di Facebook da parte dei propri figli.
Questi dati alimentato le preoccupazioni di Zuckerberg sulla gestione della privacy tenendo conto che la legge federale prevede che i siti debbano ottenere il consenso dei genitori prima di raccogliere i dati personali dei minori. Così il sistema che sta progettando il social network metterebbe in collegamento gli account degli under 13 con quelli dei loro genitori che possono in tal modo controllare i contenuti autorizzando amicizie e applicazioni da usare.
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