Sviluppo, sì del governo ai tagli: approvate misure fino a 80 miliardi
Primo esame del decreto legge sulla spending review, con tagli da 5 miliardi per il 2012, nel Consiglio dei ministri di oggi. Mentre il via libera al provvedimento dovrebbe arrivare la prossima settimana prima della partenza del premier Mario Monti, per il Messico, dove si terrà il G20. Il primo pacchetto di interventi, messo a punto dal commissario straordinario, Enrico Bondi, si concentrerà, come previsto dal suo mandato, nella razionalizzazione delle spese per beni e servizi.
Il provvedimento non riguarderà invece, sottolineano fonti ministeriali, il taglio delle scorte delle forze di polizia, visto che non fanno parte dell’area di ‘interesse’ del commissario. Le risorse che saranno reperite serviranno a evitare l’innalzamento dell’aliquota Iva, dal 21% al 23%, (4,2 miliardi) e per aiutare le zone terremotate dell’Emilia Romagna.
Tra le misure che saranno inserite nel dl spending review: l’introduzione del metodo Consip in tutta la pubblica amministrazione, un giro di vite sulle spese per consulenze, auto blu, rappresentanze e convegni. Solo dal settore sanitario dovrebbero arrivare risparmi per 1,2-1,5 miliardi, attraverso l’introduzione di ‘costi standard’ sull’acquisto di prodotti e anche stabilendo un tetto alle quantità acquistate.
L’obiettivo è quello di introdurre misure strutturali ma, considerata l’emergenza, non sono esclusi anche interventi una tantum, magari per coprire solo le spese dell’emergenza sisma. Dopo l’estate dovrebbe arrivare un secondo pacchetto di tagli, che saranno operativi dal 2013 e si andranno a sommare alle misure di giugno. Ancora da decidere la forma che prenderà il secondo provvedimento: potrebbe essere un decreto legge, ma non è escluso che confluisca nella legge di stabilità o che diventi un suo collegato.
L’importo del secondo provvedimento dipenderà da quanto di strutturale sarà stato fatto prima dell’estate. La conferma dell’Iva al 21% costerà 14 miliardi circa, di cui almeno 8 miliardi dovrebbero essere garantiti dalle misure strutturali contenute nel provvedimento che sarà approvato la prossima settimana.
Il valore del decreto legge, da luglio a settembre, garantisce infatti risorse per 5 miliardi, quindi si calcola che la sua applicazione nel 2013 possa assicurare la copertura sull’Iva per almeno 8 miliardi.
A settembre sarà quindi necessario trovare le risorse che mancano per raggiungere i 14 miliardi, a cui si potrebbero aggiungere ulteriori necessità, come le risorse per rilanciare la crescita.
La seconda tranche della spending review comprende un’operazione programmatica e strutturale, risultato di un passaggio al setaccio di tutte le spese della pubblica amministrazione, che porterà a tagli capitolo per capitolo, accorpamenti di strutture, e che cambierà la struttura dello Stato, riorganizzando le amministrazioni sul territorio ma anche a livello centrale.
I ministeri hanno già consegnato nelle mani del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, i piani di riorganizzazione e ora si sta procedendo incrociando i diversi dati, con l’obiettivo di realizzare un intervento uniforme. Il ‘primo della classe’ tra i dicasteri è il ministero per lo Sviluppo economico, che sarebbe riuscito anche a individuare un primo possibile intervento. Si tratterebbe della soppressione di una società, che potrebbe arrivare già con il decreto di oggi.
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