• Home »
  • Politica »
  • La Lega ci riprova: guerra istituzionale al governo. Maroni: non pagate l’Imu. I nostri sindaci violeranno il patto di stablità

La Lega ci riprova: guerra istituzionale al governo. Maroni: non pagate l’Imu. I nostri sindaci violeranno il patto di stablità

“Oggi inizia una guerra istituzionale contro il governo”. Lo ha annunciato Roberto Maroni oggi dal palco del ‘No Imu day‘ in piazza dei Signori a Verona spiegando che oggi “e’ la protesta dei sindaci, dei cittadini, degli amministratori contro una tassa ingiusta ed e’ una protesta che si manifesta attraverso azioni concrete ma non finisce oggi con l’Imu: oggi e’ un giorno simbolico perche’ domani si paga l’Imu ma la protesta continuera’ diventera’ piu’ forte in autunno, i nostri sindaci violeranno il patto di stabilita’: questa e’ l’azione che noi faremo per contestare il patto di stabilita’ che penalizza i sindaci del nord, i sindaci della Padania”.

“Oggi comincia un’azione di protesta concreta istituzionale, di guerra istituzionale contro il governo -ha annunciato Maroni- per denunciare le malefatte di un governo che tassa i cittadini, che spreme i cittadini del nord per rifinanziare la Salerno-Reggio Calabria”.

Da piazza dei signori a Verona dal ‘No Imu day‘ promosso dalla Lega Roberto Maroni spiega che “sull’Imu, alcuni nostri sindaci non la fanno pagare, mettono l’Imu allo zero per cento e altri pagano loro l’Imu per i cittadini, altri come forme di protesta non approveranno il bilancio. Sono tante le iniziative: l’importante per noi e’ che i nostri sindaci della Lega comincino a far sentire la loro voce, la loro protesta contro il governo, la loro oprotesta istituzionale comincia oggi e proseguira’ nei prossimi mesi avendo come obiettivo la cancellazione o la revisione del patto di stabilita’ che strozza i comuni e danneggia il cittadino”.

In piazza a Verona e’ arrivato, quasi a sorpresa, anche Umberto Bossi, in camicia verde, applaudito dai presenti. Quando sul palco e’ salito Maroni, molti militanti lo hanno applaudito al grido ‘Maroni, Maroni, Maroni’.

L’ex ministro dell’Interno ha attaccato il governo Monti su tutti i fronti e ha lanciato un appello al Pdl. “Il decreto sviluppo parla di 80 miliardi, ma sono 80 miliardi di balle, l’unica cosa che c’e’ e’ ancora una volta il completamento della Salerno-Reggio Calabria, guarda caso, della serie, se le novita’ sono queste… Alfano dice che e’ contrario, bene, voti contri il governo, tolga la spina al governo e poi ricominciamo a parlare”.

“Sono tutti da licenziare, a cominicare dalla Fornero. Noi vogliamo licenziare questo governo, non abbiamo paura delle elezioni anticipate, perche’ il popolo ha la sovranita’, e ha sempre ragione” ha aggiunto Maroni. “Questo e’ un governo abusivo che combina disatri e che sta saccheggiano il Nord, e mette sul lastrico 300mila famiglie, gli esodati, e si occupa solo della Salerno-Reggio Calabria -ha spiegato- questo e’ un governo che va mandato a casa subito. Io faccio un appello a tutti i parlamentari degli altri partiti del Nord perche’ assieme a noi combattano questo governo delle balle e del disastro sociale”.

Quanto al boom di Grillo, per Maroni il leader del Movimento 5 stelle “non parla di Nord, parla di casta, di tante cose che adesso hanno presa, noi riprendiamo in mano la questione settentrionale a partire da oggi. Vogliamo innalzare alta la bandiera della questione settentrionale e la Lega torna sulle battaglie concrete, su temi concreti. Si parte oggi e si continua finche’ questo governo non sara’ mandato a casa”.