Senato, sforbiciata agli onorevoli: saranno 508. 21 anni l’età minima per essere eletti
Il Senato ha votato a larghissima maggioranza il primo articolo del ddl riforme istituzionali che riduce il numero dei deputati da 630 a 508. A favore si sono espressi 212 senatori, contrari 11 e 27 astenuti (Lega). In dissenso rispetto al voto favorevole di Idv e Fli si sono espressi rispettivamente Luigi Li Gotti e Mario Baldassarri. Contrari anche i radicali Donatelle Poretti e Marco Perduca.
L’art. 1 del ddl sulle riforme approvato oggi dall’aula del Senato interviene sull’art.56 della Costituzione, relativamente al numero dei deputati e ai requisiti anagrafici per l’elettorato passivo. L’articolo viene modificato nel senso che il numero dei deputati è di cinquecentootto (invece degli attuali 630), otto dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Sono inoltre eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i ventuno anni di età (invece degli attuali 25). La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per cinquecento e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
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