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Fornero nuova gaffe: Il lavoro non è un diritto. Ed è polemica: ha riscritto la Costituzione?

Fornero nuova gaffe: Il lavoro non è un diritto. Ed è polemica: ha riscritto la Costituzione?

Malumori, proteste e precisazioni nel giorno del via libera definitivo alla Camera del disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Mentre alla Camera si vota la fiducia sul terzo articolo (ottiene 447 voti favorevoli, 76 contrari) e poi il quarto (438 sì, 75 no) del ddl che sarà licenziato stasera, i sindacati protestano. La Cgil organizza a Roma in piazza Montecitorio un grande presidio contro un provvedimento che giudica “dannoso”. Per il segretario della Cisl Bonanni la riforma “non risponde a quello che si era detto dall’inizio”, ovvero che con le nuove norme ci sarebbero stati più posti di lavoro. E in merito alle modifiche al ddl lavoro dice che “meno si tocca e meglio è; d’altronde il ministro Fornero vuol toccare solo per peggiorare”.
Alle dure parole del leader Cisl arriva la risposta del ministro del Lavoro Elsa Fornero. “Il governo – ha detto questa mattina intervistata a Radio Anch’io – ha avuto un dialogo di circa 3 mesi con le parti sociali, per arrivare a un documento approvato da tutte le parti sociali tranne la Cgil”. Parlando in senso stretto del testo, il ministro ha poi dichiarato che “al Senato è stato realizzato un buon equilibrio: sono grata per il percorso di miglioramento” attuato, ma anche consapevole del “sacrificio fatto dalla Camera, dove i deputati della Commissione Lavoro avrebbero voluto dire la loro” sul ddl. Fornero ha quindi sottolineato che nel governo “nessuno ha mai avuto la pretesa di avere la chiave in tasca per i problemi” del mondo del lavoro.
“Il Governo – ha ribadito – è disposto a fare cambiamenti: non ci sono intoccabilità, ma l’importante è far partire questa riforma” che contiene – secondo il ministro – “elementi positivi per il lavoro dei giovani e per gli ammortizzatori sociali, e le premesse perché l’apprendistato diventi la modalità di ingresso al mondo del lavoro”. Fin qui tutto bene. Ad alzare la polemica è invece una frase di Elsa Fornero in un’intervista rilasciata al ‘Wall Street Journal’ che la costringe poi alla precisazione.
“L’atteggiamento delle persone deve cambiare: il lavoro non è un diritto ma va guadagnato, anche con il sacrificio” aveva detto la titolare del Welfare a Wsj. Parole che prima di far scoppiare il putiferio (“A quanto pare la badessa Fornero ha riscritto, tutta da sola e senza chiedere il permesso a nessuno, l’articolo 1 della Costituzione”, commenta critico Di Pietro), il ministro precisa: il diritto al lavoro non è mai stato messo in discussione come non potrebbe essere mai visto quanto affermato dalla nostra Costituzione. Nell’intervista al quotidiano statunitense, spiegano dal ministero del Lavoro, il ministro Fornero ha fatto riferimento “alla tutela del lavoratore nel mercato e non a quella del singolo posto di lavoro”, come è stato già più volte evidenziato.
Intanto, oltre che nella Capitale, secondo Cgil, presidi sono previsti in altre città d’Italia. Questa mattina mentre era in corso la votazione alla Camera, sulla Torino-Milano andava in scena il blocco dei metalmeccanici della Fiom per protesta contro la riforma del lavoro. Presenti 500 lavoratori. “E’ la prima di una serie di iniziative che saranno messe in campo oggi dai metalmeccanici della Fiom insieme a tutta la Cgil per far sentire con forza la loro voce contro la ‘contro riforma’ del lavoro del governo Monti”, ha commentato il segretario provinciale della Fiom torinese Federico Bellono.