Vertice europeo, Monti si gioca tutto. La sfida impossibile con Angela Merkel e lo spread

Vertice europeo, Monti si gioca tutto. La sfida impossibile con Angela Merkel e lo spread

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel la situazione nella quale si trova l’Europa è “cruciale” e i leader della Ue si sentono “impegnati a creare un’Europa con una valuta più forte”. Parlando a Parigi al termine dell’incontro bilaterale con il presidente francese Francois Hollande, in vista del vertice europeo di oggi, la Merkel ha detto di sperare che dopo i progressi fatti con l’approvazione del fiscal compact, “si possa decidere anche del futuro politico dell’Unione. Abbiamo bisogno di più Europa che si aiuti reciprocamente”, ha sottolineato.
Mentre il premier Mario Monti ha detto che l’Italia non darà il via libera alla cooperazione rafforzata sulla tobin tax se questa “non ci sarà anche per altri aspetti, come la politica finanziaria di gestione del mercato dei titoli sovrani”. Poi, ai giornalisti che gli chiedevano se sia più facile convincere i mercati o la Germania sugli spread, ha risposto: ”E’ una sfida doppiamente difficile, ma mi piacciono le sfide. E tutti in Europa fanno del loro meglio quando sono in una sfida”.
Intanto dalla Merkel è arrivata una nuova ennesima bocciatura per gli Eurobond che rappresenterebbero la “ripetizione di un errore del passato” dimostrando che l’Europa “non ha imparato la lezione”. Sono le parole utilizzate oggi dalla cancelliera tedesca in una dichiarazione al Parlamento di Berlino. “Temo che al Consiglio europeo – ha aggiunto – si parlerà troppo di tutte le idee possibili per la mutualizzazione del debito e troppo poco di come migliorare i controlli e le riforme strutturali”.
Ricordando che l’Europa vive “mesi critici” Merkel ha ammonito che “non esiste una soluzione veloce o facile alla crisi” che ha colpito l’Eurozona ma l’unico modo per superarla è quello di “aggredire i problemi alla radice”, un riferimento alla mancanza di competitività e al debito pubblico di alcuni paesi. In questo senso, Merkel ha elogiato i progressi di partner come Portogallo, Italia o Spagna e appoggiato la decisione del governo di Mariano Rajoy di chiedere l’aiuto europeo per il salvataggio del settore bancario spagnolo. Che tuttavia, ha precisato, soffre le conseguenze della “bolla in cui da dieci o quindici anni vive il settore immobiliare”.
Il consolidamento delle finanze pubbliche e la crescita sostenibile, ha concluso la cancelliera, “non possono esistere separatamente: Sono due facce della stessa medaglia, hanno bisogno l’uno dell’altra” . Fondamentale per la Merkel è “non promettere ciò che non possiamo mantenere e attuare ciò che abbiamo deciso”.
Le parole della Merkel arrivano quasi in contemporanea al nuovo allarme lanciato dal primo ministro Mariano Rajoy che ha osservato come la Spagna non possa finanziarsi “a lungo” sui mercati internazionali ai tassi di interesse correnti. Con uno spread fra i Bonos e i Bund tedeschi ancora attestato intorno ai 530 punti Rajoy ha osservato come “la crescita della nostra economia sia molto difficile” ed ha ribadito l’invito all’Unione Europea a utilizzare tutti gli “strumenti” a disposizione per rassicurare i mercati.
In vista del Consiglio Europeo di domani e venerdì, il presidente Herman van Rompuy ha lanciato un forte appello ai 27 capi di Stato e di governo che si riuniranno a Bruxelles. “La sfida è, mai come ora, di segnalare in modo chiaro e concreto che stiamo facendo tutto quello che è richiesto in risposta alla crisi” ha sottolineato.
Un accordo tra Parlamento, Commissione e Consiglio Ue, ovvero le tre principali istituzioni europee, per poter accelerare i tempi d’adozione delle misure a breve termine a favore della crescita che domani i leader dei 27 dovrebbero adottare è l’inedita proposta, formulata per la prima volta nella storia comunitaria, presentata dal presidente dell’esecutivo comunitario Josè Manuel Barroso e dal presidente dell’Aula di Strasburgo Martin Schulz alla vigilia del vertice di Bruxelles.
“La Commissione ritiene che ci debba essere tra le tre istituzioni un accordo, perché viviamo tempi eccezionali che richiedono soluzioni eccezionali”, ha affermato Barroso, per questo “proponiamo che ci sia un impegno da parte di tutte e tre le istituzioni per accelerare l’adozione delle decisioni” contenute nel Piano per la crescita, metterle su una “corsia preferenziale” ed “evitare così che ci sia un ‘gap’ nella loro realizzazione”.
Intanto i ministri delle Finanze dell’eurozona riuniti in teleconferenza hanno accolto la richiesta di assistenza finanziaria che Spagna e Cipro hanno rivolto all’Ue due giorni fa. E’ quanto si legge in una nota dell’Eurogruppo.
Sul fronte interno, la Camera ha approvato le risoluzioni sulla politica europea del governo, presentate da vari gruppi parlamentari, respingendo solo il testo depositato dalla Lega Nord. L’assemblea ha votato a favore dei documenti presentati dal Pdl, Pd-Udc-Fli-Api, Idv, Popolo e Territorio, Noi per il partito del Sud.
Tutti i documenti avevano avuto parere favorevole del ministro degli Affari Europei, Enzo Moavero, che si era espresso contro solo sulla mozione depositata dal capogruppo leghista, Gianpaolo Dozzo. Pur avendo invitato la Lega a ritirarlo, il testo è stato comunque messo ai voti ed è stato respinto.