Ferie deputati, Cicchitto minaccia la crisi e scoppia la polemica. Fini: Se necessario lavoriamo tutto agosto
“I lavori potranno continuare, se necessario, anche nelle settimane centrali di agosto”. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante la riunione dei capigruppo di Montecitorio.
Quello delle ferie dei parlamentari è diventato subito un argomento ‘must’ su Internet. Il tutto ‘grazie’ a Fabrizio Cicchitto, che ieri ha fatto presente al ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda quanto sarebbe complicato tenere i deputati in aula a votare fino a Ferragosto i decreti in scadenza con il rischio per il governo di trovarsi senza maggioranza.
Sui principali social network circola la petizione ‘Chiuso per ferie’ (un po’ confusa, a dire il vero) in cui comunque si chiede: “Non permettiamo che il governo italiano chiuda per ferie e vada in vacanza con tutti i suoi deputati, ministri, senatori, etc. Più responsabilità politica da parte di tutti gli schieramenti politici, tecnici e non. Risolviamo la miriade di problemi che ci sono, non rimandiamoli a settembre”.
Ma nel mirino è finito soprattutto Cicchitto, tanto da diventare uno dei primi TT (trend topics) di Twitter. I messaggi poco lusinghieri nei suoi confronti non mancano, ma oltre a questi c’è anche chi lo bersaglia con ironia. Come @Lady_Ginger86: “Cicchitto fosse per me ti manderei in vacanza a tempo indeterminato!”.
Lui alle polemiche replica: “Al netto dello scatenamento di esercitazioni polemiche fondate sul fraintendimento totale di ciò che è stato detto scherzosamente tra Giarda e me la nostra preoccupazione fondamentale è costituita dalla sovrapposizione di un numero straripante di decreti che rischiano di intasare i lavori parlamentari in luglio, agosto e settembre. Il resto lo lasciamo ai rottamatori in servizio permanente effettivo”.
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