Disoccupazione, l’Ocse lancia l’allarme: In Italia al 9,4% e un giovane su due è precario
La disoccupazione in Italia dovrebbe salire dall’8,4% del 2010 e del 2011 al 9,4% nel 2012 e al 9,9% nel 2013. E’ quanto emerge dall’Outlook dell‘Ocse sul mercato del lavoro nel quale vengono confermate le stime del pil diffuse a maggio scorso: -1,7% nel 2012 e -0,4% nel 2013. Tra il 2010 e il 2011 e’ cresciuta in Italia la disoccupazione di lunga durata. L’anno scorso il 51,9% dei disoccupati lo era da piu’ di 12 mesi contro 48,5% nel 2010. L‘occupazione in Italia che era aumentata dello 0,4% nel 2011 rispetto al 2010 (-0,7% rispetto a 2009), dovrebbe registrare un calo dello 0,3% nel 2012 e nel 2013 rispetto all’anno precedente. Tra il 2010 e il 2011 e’ cresciuta in Italia l’occupazione a tempo parziale che passa dal 16,3% al 16,7%: il 76,6% di questo tipo di occupazione nel 2011 e’ realizzato dalle donne. La disoccupazione giovanile in Italia e’ passata dal 26,8% del 2010 al 27,1% (15-24 anni): particolarmente colpite le donne il cui tasso di disoccupazione e’ passato dal 29,4% al 32,1% mentre quello degli uomini dal 27,9% al 29,1%. Il 49,9% dei lavortori che lavorano a tempo parziale nel 2011 erano giovani tra i 15 e i 24 anni (46,7% nel 2010, 44,4% nel 2009 e 26,2% nel 2000). A maggio il tasso di disoccupazione giovanile e’ cresciuto passando dal 35,3% ad aprile al 36,2% a maggio.
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