Fuoco incrociato sulla Minetti, Alfano: Nicole deve dimettersi domani. Ma lei non molla
“Attorno a Berlusconi non c’e’ nessun cerchio magico. Non ne ha bisogno”. Lo dice Angelino Alfano a Sky Tg24.
“Credo sia dispiaciuto a Maria Rosaria Rossi di essere inserita da Repubblica” nel preseunto cerchio magico, aggiunge Alfano. “Lei svolge una collaborazione efficace con Berlusconi. Io la ricandiderei perche’ e’ una brava parlamentare “.
Alfano lancia la corsa di Berlusconi, la cui candidatura, dice, “sara’ impiantata su qualcosa di molto solido”. “Gli italiani -aggiunge- devono pronunciarsi su un pezzo di storia italiana e sulle modalita’ oscure con cui il nostro governo e’ caduto”. Modalita’ oscure, argomenta il segretario del Pd, “perche’ in fondo noi ci siamo dimessi perche’ i numeri in Parlamento erano stati debilitati dal comportamento di Fini alla Camera, ma anche per una fortissima aggressione nei nostri confronti”.
Il segretario del Pdl spiega di aver condiviso la scelta di Berlusconi di tornare in campo senza mettere avanti le proprie ambizioni personali. “Tra l’ambizione e la riconoscenza, io metto la riconoscenza al primo posto”. “Io pretendo di essere giudicato per quello che sono. Nel mio essere uomo c’e’ la riconoscenza. Io riconosco di essere in politica perche’ lo ha voluto Silvio Berlusconi. Il riconoscere a lui tutto questo e’ rappresentativo del mio essere uomo. Sono un uomo politico, ma sono primo di tutto un uomo”.
Anche Alfano poi scarica definitivamente Nicole Minetti, a cui lancia un vero e proprio ultimatum: “Deve dimettersi”. Sul piano programmatico, il segretario del Pdl assicura che l’intento non è uscire dall’euro. “Crediamo che l’euro abbia un problema enorme, ma la risposta non e’ uscirne”, osserva. “Il problema -spiega il segretario del Pdl- si risolve con maggiori poteri alla Bce. Draghi lavora benissimo con i poteri che ha ma bisogna cambiare lo statuto di una moneta oggi appesa al nulla in quanto non ha dietro uno Stato”.
Alfano accenna poi alle vicende interne al Pd e replica a Renzi. “per lui ho un’ottima considerazione, anzi stima, e fa bene a fare cio’ che sta facendo nel Pd e io sono convinto di far bene a dire che Berlusconi va ricandidato e che se c’e’ lui le primarie non si fanno”. “Poi -aggiunge il segretario del Pdl- il tema e’ un altro e cioe’ che alla fine non sara’ Renzi il candidato premier del Pd. Il turno della prossima generazione sara’ quelle successivo al 2013″.
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