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Berlusconi: Il nuovo partito si chiamerà Forza Italia. Poi ci ripensa: Sono stato equivocato

Berlusconi: Il nuovo partito si chiamerà Forza Italia. Poi ci ripensa: Sono stato equivocato

Solo ”un’idea, una proposta”. Silvio Berlusconi torna sull’intervista al quotidiano tedesco ‘Bild’ e sul suo annuncio che il Pdl ”riavrà presto il suo vecchio nome: Forza Italia” per precisare che nell’intervista ”l’idea del cambio di nome dal Popolo delle Libertà a Forza Italia è stata equivocata trattandosi, com’è logico ed evidente non già di una decisione assunta, ma solo di un’idea, di una proposta, da discutere e da verificare nelle sedi proprie”. Idea che ha subito sollevato critiche da parte degli ex An.
L’intervista al quotidiano ‘Bild‘ – “La mia discesa in campo 18 anni fa ha salvato l’Italia dal comunismo. Questa è la verità storica e ne sono fiero. Sono stato l’unico leader europeo – rivendica Berlusconi al quotidiano tedesco – ad avere eccellenti rapporti al tempo stesso con la Russia e con gli Stati Uniti d’America, e ho fatto sentire il peso di questa amicizia in ogni circostanza in cui è servito alla pace e alla sicurezza nel mondo”.
Quanto all’Europa, “quello che noi ci aspettiamo è che Berlino sviluppi una politica europea lungimirante, solidale e di largo respiro. Critichiamo soltanto la politica dell’eccessivo rigore perché la riteniamo un freno troppo forte allo sviluppo. Vorremmo una Germania più europea e non un’Europa più tedesca”. “Io – assicura poi l’ex premier – ho un cordialissimo rapporto con la Signora Merkel. La stimo per la sua franchezza, la sua serietà, la sua competenza, la sua dedizione”.
“Quando si è trattato di nominare qualcuno per la carica di presidente del Consiglio europeo, abbiamo proposto Tony Blair – sottolinea – Così gli Stati Uniti avrebbero finalmente saputo a chi rivolgersi per conoscere la posizione di tutta l’Europa. Poi, però, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy hanno fatto una scelta diversa, con il chiaro intento di continuare a tenere la politica europea nelle proprie mani”.
“Nessun trionfo contro la Germania – dice poi riferendosi alle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo – Non l’abbiamo mai vista così né io né il presidente Monti. Il trionfo sarà di tutti se riusciremo a uscire dalla crisi e se l’Europa sarà finalmente più forte, più unita, più solidale”.
Sulla moneta unica Berlusconi dice che “con l’euro la bilancia commerciale della Germania è migliorata, quella dell’Italia è peggiorata. Un ritorno alle valute nazionali mi pare comunque improbabile. Si tratterebbe in ogni caso della sconfitta – che nessuno può augurarsi – del progetto storico di un’Europa unita”.
Nell’intervista l’ex premier rivendica poi i meriti del suo esecutivo: “Se i conti della nostra finanza pubblica sono sotto controllo, lo si deve in buona parte al mio governo”.
Passando all’attualità, per Berlusconi “la forza principale” di Mario Monti “sta nell’avere il più ampio supporto che mai un presidente del Consiglio abbia avuto. Ed è questo il principale motivo che mi ha spinto a fare un passo indietro: volevo consentire l’approvazione di riforme anche costituzionali” rimarca.
“Non sono rimasto traumatizzato – aggiunge – dalla perdita di potere, anche perché il presidente del Consiglio in Italia non ha alcun potere. La nostra Costituzione non gli permette neppure di sostituire un proprio ministro. Avevo potere prima del 1994, quando facevo solo l’editore televisivo”.
Berlusconi denuncia poi “un altro guaio. Il fatto che gli italiani votano ‘male’. Abbiamo ottenuto il 37,8% nelle ultime elezioni, e siamo stati costretti a includere nella coalizione i partiti minori. Purtroppo i partiti piccoli non pensano al Paese e al bene comune, ma sempre e solo alle piccole ambizioni politiche dei loro piccoli capi”.
A proposito del cosiddetto caso Ruby, “si è trattato di una mostruosa operazione di diffamazione da parte della nostra magistratura di sinistra – afferma Berlusconi – Sono state prese di mira delle ragazze, sono state collegate alla prostituzione, mentre hanno soltanto ballato come si fa in tutte le discoteche del mondo. Tutto finirà nel nulla, come tutti gli altri processi intentati contro di me”.