Pil, Fmi taglia le stime di crescita: Italia ferma a -1,9%. All’Europa servono unità fiscale e bancaria
“L’accordo raggiunto al vertice dei leader europei è un passo nella giusta direzione” ma “ne servono altri, come mostra il recente peggioramento sui mercati del debito sovrano”. E’ il giudizio formulato dal Fondo monetario internazionale in un aggiornamento del World Economic Outlook in cui evidenzia come “la situazione nelle economie in crisi dell’Eurozona potrebbe rimanere precaria fino a quando non saranno prese tutte le azioni politiche necessarie per una risoluzione” dei problemi.
E, nonostante la crescita più alta del previsto registrata nel primo trimestre dell’anno, Fmi vede “segni di ulteriore debolezza nella ripresa globale” che “resta a rischio” e rivede al ribasso le stime di crescita per il biennio 2012-2013 e abbassa le previsioni per il pil mondiale per un valore pari a -0,1% per l’anno in corso e -0,2% per il prossimo. La crescita globale scende così rispettivamente a +3,5% e +3,9%. Nessuna modifica, invece, nelle stime per l’Italia che vedono un calo del Pil dell’1,9% nel 2012 e dello 0,3% il prossimo.
“Il flusso in uscita dei capitali privati continua a erodere la base degli investitori stranieri in Italia e in Spagna”, sottolinea poi il Fondo monetario internazionale. E le due operazioni di iniezione di liquidità varate dalla Bce hanno “sostenuto la domanda di debito sovrano” nei Paesi periferici dell’Eurozona, come appunto Italia e Spagna, ma “questo effetto positivo e’ scomparso”.
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