Green Hill, sequestrato l’allevamento di cani utilizzati per la vivisezione
Il Corpo forestale dello Stato sta eseguendo il sequestro di ‘Green Hill‘, la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Alle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia, partecipano circa 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli Animali (NIRDA).
Presente anche personale della Questura di Brescia. L’operazione sta portando al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti, e dell’intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. Tra i reati contestati quello di maltrattamento di animali per il quale tre persone sono indagate.
Le operazioni di sequestro andranno avanti per diverse ore. Il Corpo Forestale precisa che ”non si conosce ancora l’entità numerica dei cani beagle sequestrati in quanto la struttura da ispezionare è molto vasta. I cuccioli di beagle non potranno comunque uscire dall’azienda”.
I rappresentanti della Green Hill ”sono stati nominati custodi giudiziari insieme al sindaco della cittadina lombarda e alla locale Asl. Essi avranno l’obbligo di cura e alimentazione degli animali”.
”Grazie agli atti presentati” da Lav e Legambiente, sottolinea Gianluca Felicetti, presidente della Lav, ”è stata finalmente riaperta l’inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura”. ”Ci auguriamo – aggiunge – che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli ‘acquirenti’, e sull’impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla”.
“Siamo molto contenti di questo intervento del Corpo Forestale che ha smascherato questa orribile situazione” commenta Ilaria Ferri, direttore scientifico Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). ”Esprimiamo la nostra soddisfazione – aggiunge – per come il Governo si sta occupando del problema della vivisezione degli animali. In Europa abbiamo dato segnali fortissimi”.
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