Siria, attentato a Damasco: decapitati i vertici del governo. Morti il ministro della Difesa e degli Interni
Il ministro della Difesa siriano, generale Dawood Rajha e il capo dei servizi segreti militari, Asif Shawkat, cognato del presidente siriano Bashar al-Assad, sono morti in un attacco sferrato questa mattina contro la sede della sicurezza nazionale a Damasco. Lo ha confermato la tv del regime di Bashar al-Assad ‘al-Ikhbariya’.
Secondo la tv libanese ‘al-Manar’ sarebbe deceduto anche il ministro dell’Interno, generale Mohammad Ibrahim Shaar, ma la notizia è stata smentita alla tv di stato siriana, secondo la quale sarebbe ferito ma in condizioni stabili.
L’attentato è stato sferrato nel quartiere di al-Rawda, nella periferia della capitale siriana, mentre all’interno dell’edificio che si trova a circa un chilometro di distanza dal palazzo del presidente Assad, era in corso una riunione di ministri e alti ufficiali dell’esercito. Diversi i feriti, molti in gravi condizioni. Tra di essi anche alcuni esponenti del governo e alti ufficiali dell’esercito presenti al summit e portati all’ospedale Shami, successivamente circondato dalla Guardia repubblicana.
L’attacco è stato rivendicato dall’Esercito siriano libero. Lo riferisce il servizio in arabo dell’agenzia turca Anadolu, spiegando che il gruppo di ribelli sostiene di essere riuscito a piazzare cariche esplosive all’interno dell’edificio. La tv di stato siriana sostiene invece che l’attentato è stato eseguito da un kamikaze, una guardia del corpo che lavora per l’entourage del presidente siriano, Bashar al-Assad.
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