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Bulgaria, strage di israeliani: il kamikaze aveva un falso passaporto statunitense

L’attentato contro il bus di turisti israeliani a Burgas, in Bulgaria, è stato apparentemente opera di un attentatore suicida. Lo ha detto il premier bulgaro Boyko Borisov, citato dai media locali. E’ intanto stato aggiornato a otto morti il bilancio delle vittime dell’attacco, secondo quanto riferito stamattina dal ministro degli Esteri bulgaro Nikolay Mladenov all’emittente tv locale B TV. Si tratta di sette turisti israeliani e dell’autista dell’autobus, di nazionalita’ bulgara. I feriti sono 37. Tre di loro, in condizioni critiche, sono stati trasportati con un aereo militare in un ospedale di Sofia, a 400 chilometri a ovest di Burgas.
Il presunto attentatore suicida responsabile dell’attacco al bus di turisti israeliani a Burgas, in Bulgaria, aveva con se’ un passaporto statunitense, che le autorita’ ritengono falso. Lo riferiscono i media bulgari, senza citare la fonte dell’informazione. Un uomo, ritenuto essere l’attentatore, dai capelli lunghi e vestito con abbigliamento sportivo e’ stato filmato dalle videocamere di sicurezza mentre si aggirava sul luogo dell’attentato un’ora prima dell’attacco. Il suo corpo e’ stato ritrovato dopo l’esplosione. In precedenza, testimoni avevano riferito che l’ordigno era esploso dopo che qualcuno era salito su uno dei tre bus che trasportavano i turisti israeliani atterrati all’aeroporto di Burgas e diretti sul Mar Nero, a circa 30 chilometri di distanza. Il sito novinite.com riferisce che al caso stanno lavorando investigatori bulgari, israeliani e statunitensi.