Bersani va da Monti: Situazione preoccupante siamo in stato d’allerta
“Abbiamo riflettuto assieme sulla situazione generale che è molto molto preoccupante”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani dopo l’incontro con il premier Mario Monti a Palazzo Chigi. E quindi, ha aggiunto, “abbiamo riflettuto sull’esigenza che venga dato seguito alle decisioni prese dal vertice europeo e che ci sia uno stato d’allerta da parte di tutte le istituzioni a cominciare dalla Bce”.
Con il premier, ha proseguito, si è parlato anche ”della spending review e ho fatto presente che ci sono cose che sosteniamo con forza e altre che vanno corrette”. “Bisogna fare una riflessione molto attenta su due, tre punti che riguardano enti locali e sanità. Si può risparmiare ma non così”, ha sottolineato il segretario del Pd, chiedendo che, “tenendo fermi i saldi”, si individuino soluzioni diverse.
Il leader democratico si è poi rivolto al Pdl sulla riforma della legge elettorale. Quello che è accaduto ieri al Senato sulle riforme “non ci impedisce di discutere sulla legge elettorale ma non intendiamo essere portati a spasso” ha avvertito. “Noi siamo flessibili, pronti a stringere e non accetteremo che la prossima settimana il Senato vada in vacanza ma che si discuta la legge elettorale”, se il Pdl si sottrae, ha ammonito ancora, “se ne prende la responsabilità”.
Sempre riguardo a quanto accaduto ieri al Senato, con il blitz di Pdl e Lega, sulle riforme, “non so se ci sia ancora la maggioranza o se ne ce siano due… Abbiamo un’abbondanza di maggioranze e non è certo salute per il governo il riproporsi della vecchia maggioranza” ha rilevato il segretario del Pd.
Bersani considera ”stravagante” il ”dibattito su elezioni anticipate sì o no. Non è questo il tema. Il tema – ribadisce – è la nuova legge elettorale, dotarci di uno strumento per mettere l’Italia nelle condizioni di poter decidere all’occorrenza. Il resto sono chiacchiere. Mettiamoci in condizioni di avere gli strumenti e poi vedremo a settembre-ottobre. Ma stiamo a questa fase. Ancora non sappiamo nemmeno come passiamo agosto”.
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