Taranto, operai sfidano il sequestro degli impianti: “Siamo arrivati allo scontro per la vita”
Un assembramento di 3-4000 persone, operai dello stabilimento siderurgico Ilva, si è formato sulla statale 7 Appia a Taranto, all’altezza della direzione aziendale, pronto a partire in corteo verso il centro della città per manifestare contro il ventilato sequestro degli impianti dato per imminente. Altre 3000 persone, dipendenti del 2° turno, sono attese a breve per dare inizio alla manifestazione.
”Disastro sociale, questo comunque è il risultato delle varie politiche avute da decenni nella nostra città”, commenta in una nota il presidente dell’Adoc (associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) di Taranto, Domenico Votano, in riferimento alla dicotomia tra salvaguardia dei posti di lavoro e tutela dell’ambiente. ”Siamo arrivati allo scontro per la vita, per il pane, per la morte”, sottolinea. ”Uno di fronte all’altro, chi per la salvaguardia del posto di lavoro all’Ilvae chi per la salvaguardia della vita danneggiata dall’inquinamento fino a causarne la morte”, rileva Votano.
”Disastro sociale, questo comunque è il risultato delle varie politiche avute da decenni nella nostra città”, commenta in una nota il presidente dell’Adoc (associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) di Taranto, Domenico Votano, in riferimento alla dicotomia tra salvaguardia dei posti di lavoro e tutela dell’ambiente. ”Siamo arrivati allo scontro per la vita, per il pane, per la morte”, sottolinea. ”Uno di fronte all’altro, chi per la salvaguardia del posto di lavoro all’Ilvae chi per la salvaguardia della vita danneggiata dall’inquinamento fino a causarne la morte”, rileva Votano.
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