Borse europee, rialzo moderato. Piazza Affari in positivo, spread a 452
Accelera la discesa lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi. Dopo l’apertura a 472,01 punti, il differenziale si è ridotto di quasi dieci punti a 461,48 punti.
L’effetto Draghi si fa sentire sui mercati. Avvio in rialzo per piazza Affari, con il Ftse Mib a 13.300 punti (+0,68%) e l’All Share a 14.315 (+0,46%). Positivi anche i principali listini europei. A pochi minuti dall’apertura degli scambi, a Londra Ftse 5.579 (+0,11%); a Francoforte Dax 6.592 (+0,14%); a Parigi Cac 3.214 (+0,23%); ad Amsterdam Aex 320,55 (+0,02%); a Lisbona Psi 20 4.556 (+0,08%).
Sul fonte asiatico chiusura in rialzo oggi per la Borsa di Tokyo, con il Nikkei a 8.566,64 punti (+1,46%).
La Borsa giapponese ha così inanellato la seconda seduta in rialzo consecutiva, con gli investitori incoraggiati dal calo dello yen nei confronti delle principali valute e dai rialzi delle piazze americane ed europee. Il Topix ha guadagnato 11,53 punti, o l’1,61%, chiudendo a 726,44 punti. Nella settimana, il Nikkei ha perso l’1,19%, il Topix l’1,01%.
A New York il Dow Jones ha guadagnato l’1,67% sulle parole del presidente della Bce Mario Draghi, che ha assicurato che la Bce farà di tutto per evitare la frammentazione dell’Eurozona. A Tokyo i titoli esposti ai mercati europei hanno preso il volo. Le azioni di Sheiko Epson hanno guadagnato il 4,36%, Ricoh il 3,81%, Konica Minolta Holdings ha segnato +3,79%, Sony +3,72%, Canon +1,94%. Guadagni anche per l’auto: Honda Motor +3,76%, Nissan Motor +2,83% e Toyota Motor +2,62%.
Il governo ha comunicato oggi che l’indice dei prezzi al consumo è caduto dello 0,2% in giugno rispetto a un anno prima, in calo per il secondo mese consecutivo. Il Giappone è stato in preda alla deflazione per oltre un decennio. Sui mercati valutari alle 15 ora giapponese l’euro scambiava a 1,2291-2294 dollari, in rialzo dalla quotazione delle 17 di ieri, 1,2147-2148 dollari, e a 96,16-19 yen, in rialzo da 94,93-97 yen. Il dollaro scambiava a 78,22-25 yen, in rialzo da 78,15-16 yen ieri pomeriggio. Uno yen più debole rende le merci giapponesi meno costose sui mercati esteri e migliora gli utili rimpatriati.
Chiusura in rialzo nella notte per le principali Borse dell’America Latina, spinte anche, come le altre piazze mondiali, dalle parole del presidente della Bce Mario Draghi. In Brasile l’indice Bovespa ha archiviato la seduta a 54.002 punti (+2,65%), riporta il sito della Borsa di San Paolo. A Città del Messico l’indice Ipc segna in chiusura 40.977,32 punti (+1,34%). A Buenos Aires il Merval si ferma a 2.433,29 punti (+1,43%).
Social