• Home »
  • Evidenza »
  • Spending review, lunedì l’ok della commissione. Richiamo all’austerity anche per Bankitalia. Tasse raddoppiate per i fuoricorso

Spending review, lunedì l’ok della commissione. Richiamo all’austerity anche per Bankitalia. Tasse raddoppiate per i fuoricorso

Slitta la tabella di marcia per l’approvazione del decreto legge spending review al Senato. La commissione Bilancio, dopo la presentazione nella notte di altri sei emendamenti da parte dei relatori, ha deciso di proseguire con i lavori anche nella giornata di oggi. Il decreto legge arriverà lunedì in aula, per l’ok.
Intanto, questa mattina, il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ha spiegato che “sono già operativi i tetti agli stipendi per i dirigenti pubblici, fissati a 290mila euro lordi annui, e sono in arrivo tetti per i manager delle società pubbliche che saranno modulati a seconda delle società”.
Sul fronte delle auto blu, il ministro ha ricordato che “una buona sforbiciata c’è già stata nel 2011” e ”ci sono ancora margini e li sfrutteremo tutti”. E, interpellato sui propri spostamenti, Patroni Griffi ha riferito di muoversi “a volte con la macchina dell’ufficio che è 1.600 di cilindrata, a volte col motorino, a volte a piedi”.
Per quantio riguarda le province, il ministro ha spiegato che l’azione del governo punta a un sostanziale dimezzamento per arrivare a un numero intorno 50-52. “Ci sono campanilismi ma dobbiamo guardare la prospettiva”, ha detto il ministro sottolineando che quella avviata è una delle riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno. ”Non c’è – ha proseguito Patroni Griffi – un braccio di ferro. Tutti i parlamentari possono sentirsi un po’ costituenti nella definizione di un grande disegno del territorio, cui si deve arrivare superando i localismi”.
”C’è un problema reale, tutti i soggetti – ha sottolinea il ministro della Funzione Pubblica – sia pubblici che privati sentono le difficoltà di questo momento. Direi che i tagli non sono piacevoli per nessuno, neanche per chi li fa”. Ma quella che ”puo’ uscire è un’Italia migliore”.
Si amplia, intanto, il quadro delle modifiche al provvedimento definito dalla commissione Bilancio del Senato. Tra le ultime novità, l’allineamento di Bankitalia alla stretta alle spese della Pubblica amministrazione su auto blu, buoni pasto, ferie e permessi, consulenze esterne, canoni di locazione; lo stop agli assegni ‘ad personam’ ai professori universitari che se torneranno all’insegnamento dopo incarichi esterni, non potranno più cumulare le indennità; il raddoppio delle multe che la Commissione di Garanzia sullo sciopero nei servizi essenziali puo’ infliggere.
Intanto è stato ieri approvato un emendamento che consentirà alle otto regioni in deficit sanitario (Lazio, Abrruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia) di anticipare al 2013 la maggiorazione dell’aliquota addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all’1,1%.
Torna l’aumento dello sconto a carico delle farmacie e delle imprese e cambiano i tetti della spesa farmaceutica, sia territoriale che ospedaliera. In nottata ‘ stato infatti presentato in Commissione Bilancio del Senato l’emendamento – a firma dei due relatori Paolo Giaretta (Pd) e Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) – che ritocca ulteriormente le misure sulla farmaceutica previste dal decreto sulla spending review. A riferirlo all’Adnkronos Salute e’ lo stesso senatore Giaretta, che precisa: “Il tetto per la farmaceutica territoriale scende, a partire dal 2013, all’11,35% dall’11,50% previsto inizialmente dal decreto, mentre quello per la farmaceutica ospedaliera sale al 3,5% contro il 3,2% del decreto” licenziato dal Consiglio dei ministri.
Gli sconti a carico di imprese e farmacie, al contrario di quanto ipotizzato 24 ore fa con un primo emendamento, tornano ad aumentare. Pero’ in misura piu’ soft rispetto a quanto stabilito inizialmente dal decreto uscito da Palazzo Chigi. Per le farmacie, anziche’ schizzare al 3,65%, lo sconto si ferma al 2,25%. Mentre per le industrie, invece del 6,5%viene fissato, solo per il 2012, il 4,1%.
Nel caso di sfondamento del tetto della farmaceutica territoriale, viene confermato il meccanismo di ripiano totalmente a carico della filiera farmaceutica (aziende, grossisti, farmacisti); per lo sfondamento della spesa farmaceutica ospedaliera viene introdotto un meccanismo di ripiano che pone a carico delle aziende farmaceutiche il 50% del totale. Tutto invariato, quindi, rispetto al testo iniziale del decreto.