Disoccupazione, quasi 800mila posti di lavoro in meno in un anno. I giovani sono il 10%
A giugno il tasso di disoccupazione si attesta al 10,8%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio e di 2,7 punti rispetto all’anno precedente. Lo rende noto l’Istat in un comunicato precisando che il numero dei disoccupati si attesa a 2,792 milioni.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 34,3%, in calo di 1 punto percentuale rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione di questa fascia di età.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-52 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona al 36,1%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,8 punti su base annua.
Il numero dei disoccupati è cresciuto a giugno, su base annua, del 37,5% attestandosi a 761mila unità. Lo rende noto l’Istat precisando che il numero dei disoccupati si attesta a 2,792 milioni, in crescita del 2,7% rispetto a maggio (+73 mila unita’). Tale aumento riguarda sia gli uomini sia le donne.
A giugno gli occupati sono 22.970 mila, in calo dello 0,1% rispetto a maggio (-29 mila unita’). Il calo riguarda in particolare le donne. Rispetto a giugno 2011 il numero di occupati mostra una lieve crescita (11 mila unita’). Lo rende noto l’Istat.
Il tasso di occupazione e’ pari al 56,9%, in diminuzione nel confronto congiunturale di 0,1 punto percentuale e stabile in termini tendenziali.
A giugno l’occupazione maschile e’ sostanzialmente stabile rispetto a maggio (-4 mila unita’), a fronte di una riduzione dello 0,3% di quella femminile (-25 mila unita’). In confronto a un anno prima, la stabilita’ dell’occupazione e’ determinata dalla crescita della componente femminile (1,6%), a fronte di una diminuzione di quella maschile (-1%).
Il tasso di occupazione maschile, pari al 66,7%, e’ invariato rispetto a maggio e cala di 0,8 punti su base annua. Quello femminile, pari al 47,2%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e aumenta di 0,8 punti rispetto a dodici mesi prima.
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