Terremoto, ok del Senato: il decreto diventa legge. La Lega attacca: il Governo doveva fare di più
Il Senato ha approvato il decreto terremoto su cui il governo aveva posto ieri la fiducia, sul testo licenziato dalla Camera. A favore del provvedimento, che così viene convertito in legge, si sono espressi 247 senatori, 11 contrari, 4 astenuti.
Lega non partecipa al voto. ”Abbiamo deciso di non partecipare al voto di fiducia – ha detto Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato – che al Senato diversamente dalla Camera coincide anche con quello sul provvedimento, per non votare contro il decreto sul terremoto, anche se nei confronti delle popolazioni colpite il governo avrebbe dovuto fare molto di più a cominciare dal sostegno alle imprese per difendere i posti di lavoro e ai fondi da destinare alla ricostruzione”.
”In segno di rispetto nei confronti di tutte quelle famiglie che da mesi vivono nelle tende, il decreto doveva essere migliorato: sarebbe stato sufficiente discuterlo un giorno in più al Senato e alla Camera. Evidentemente -ha proseguito Bricolo- il governo è più impegnato a difendere se stesso dagli attacchi della sua stessa maggioranza che a preoccuparsi delle esigenze e necessità di persone che stanno soffrendo”.
Riferendosi in modo polemico alle parole di Bossi, Lorenzo Bodega di Siamo gente comune-Movimento territoriale ha affermato in aula: “Saremo anche due gatti, ma due gatti responsabili, che votano di volta in volta i provvedimenti del Governo in base al loro contenuto, poiché la nostra unica preoccupazione è quella di tutelare i cittadini, senza alcun pregiudizio di sorta o strumentalizzazione politica”.
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