Lusi resta in carcere. La decisione del gip: Niente domiciliari per l’ex tesoriere della Margherita
Confermati gli arresti in carcere per il senatore Luigi Lusi. La decisione è del gip Simonetta D’Alessandro che ha respinto che istanze di rimessione in libertà degli avvocati difensori Renato Archidiacono e Luca Petrucci. I penalisti avevano in subordine richiesto la concessione degli arresti domiciliari.
Il giudice, nel suo provvedimento, sottolinea però che la concessione è possibile purché l’ex tesoriere della Margherita dia idonee garanzie che il suo luogo di residenza sarà tale da impedire i contatti con persone che potrebbero fare opera di inquinamento delle prove e – soprattutto – che vengano restituiti i soldi che, secondo l’accusa, Lusi ha sottratto dalle casse della Margherita. Si tratta come noto di almeno 25 mln di euro.
Pur confermando gli arresti in carcere per il senatore, il gip ha lasciato per l’ex tesoriere della Margherita la speranza di poter un giorno ottenere i domiciliari, condizionati a determinati impegni. In particolare respingendo le argomentazioni difensive, il giudice subordina la possibilità di lasciare il carcere al fatto che l’ex tesoriere abbia a disposizione un alloggio senza linee telefoniche o internet e senza la presenza di familiari, compresa la moglie Giovanna Petricone, tornata libera tempo fa. Questo perché ci sono ancora esigenze istruttorie da valutare e risolvere.
Nel provvedimento di una trentina di pagine il giudice fa una serie di considerazioni e tra questa anche il contegno dell’indagato da quando è finito in carcere. Secondo il gip questo ”contegno” è molto peggiorato nel tempo, tanto che la pubblica accusa gli ha contestato anche il reato di calunnia.
Un altro impegno fondamentale che si richiede dal senatore Lusi è quello di fare rientrare in Italia le somme di denaro trasferite in Canada. Comunque, allo stato, secondo il gip D’Alessandro non sono venute meno le esigenze che hanno determinato l’arresto in carcere.
Per quanto riguarda le considerazioni fatte dalla Cassazione – che ha annullato con rinvio il provvedimento del Tribunale del Riesame che confermava l’arresto in carcere – le argomentazioni della Suprema Corte saranno oggetto dei giudici del Riesame che in composizione diversa da quella precedente si dovranno pronunciare nuovamente.
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