Tribunali, via libera ai tagli: salvi solo quelli in zone di criminalità
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al provvedimento sulla revisione della geografia giudiziaria. A quanto si apprende da fonti del governo, il numero dei tribunali soppressi è stato ridotto da 37 a 31, così come quello delle procure cancellate, 31 rispetto alle 38 previste. Sono infatti stati mantenuti gli uffici nelle aree a forte presenza di criminalità organizzata. Resta confermato il taglio delle 220 sedi distaccate.
Nel decidere di ‘salvare’ alcuni uffici, il governo ha tenuto conto dei pareri espressi dalle commissioni Giustizia di Camera e Senato che, favorevoli alla riorganizzazione, avevano però contestato alcuni dei criteri adottati, in particolare di non aver tenuto conto del tasso di criminalità organizzata delle aree colpite dai tagli.
Quanto alle procure, sarebbe stato deciso di assegnarne una al Tribunale di Napoli Nord: che a un ufficio di così ampie dimensioni non corrispondesse una procura era stata una scelta criticata dall’Associazione nazionale magistrati e dal Consiglio superiore della magistratura.
Sono la Sicilia e la Calabria le regioni che hanno maggiormente beneficiato della riduzione del taglio dei tribunali. A quanto si apprende, sono infatti stati ‘salvati’ i tribunali siciliani di Sciacca e Caltagirone, quelli calabresi di Castrovillari, che accorpa Rossano, Lamezia Terme e Paola. Nel Lazio sopravvive il tribunale di Cassino, che accorpa la sede distaccata di Gaeta.
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