La Juventus vince la Supercoppa tra le polemiche, Napoli furioso salta la premiazione
Poker tra le polemiche e la Juventus vince la Supercoppa. I bianconeri battono il Napoli per 4-2 ai supplementari al termine di 120′ ad alta tensione tra episodi dubbi e proteste dei partenopei. Gli azzurri restano in 9 nel finale dei tempi regolamentari per le espulsioni di Pandev e Zuniga, seguiti negli spogliatoi dal tecnico Mazzarri. La Juve, due volte in svantaggio nel primo tempo, ipoteca il successo ai supplementari: l’autorete di Maggio e il gol di Vucinic valgono il 4-2 definitivo. Senza Conte, squalificato e relegato in tribuna, a guidare la festa sulla panchina bianconera è Carrera. Il Napoli, in risposta, diserta la cerimonia di premiazione della Supercoppa. L’assenza del tecnico titolare non sembra condizionare i campioni d’Italia nell’avvio. Sotto la pioggia battente, la Juve parte col piede sull’acceleratore e spinge soprattutto a sinistra, dove Asamoah mostra già una condizione invidiabile. La difesa del Napoli traballa in diverse occasioni, ma De Sanctis non deve comunque compiere interventi.I partenopei provano a pungere in contropiede, ma si fanno vivi solo al 18′ con una conclusione sgangherata di Hamsik dalla distanza. La difesa bianconera si fa cogliere impreparata al 27′, quando Cavani può scattare tutto solo dalla propria metà campo. Buffon, in uscita, rimedia con un miracolo ma non può opporsi al secondo tentativo dell’uruguayano: 1-0 per il Napoli.
La Vecchia Signora subisce il colpo e subito dopo rischia di farsi sorprendere di nuovo: Pandev prova al volo, Buffon blocca. Il portiere della Nazionale è di nuovo protagonista al 36′, quando deve deviare un insidioso diagonale di Hamsik. Nel momento di maggiore difficoltà, la Juventus trova il pareggio con una prodezza di Asamoah. Sinistro al volo dal limite dell’area, palla a fil di palo e De Sanctis battuto: 1-1 al 37′. L’equilibrio resiste pochi minuti, perche’ al 41′ la difesa dei campioni d’Italia balbetta ancora. Bonucci sbaglia il disimpegno, Pandev può presentarsi davanti a Buffon e batterlo con un morbido tocco: 2-1. Nella ripresa, la Juve si presenta con Vucinic al posto dell’evanescente Matri. Il montenegrino prova subito a lasciare il segno al 49′: percussione a sinistra, conclusione potente che De Sanctis devia sulla traversa. L’estremo difensore strappa applausi anche al 53′, quando vola per disinnescare la punizione di Pirlo. Il Napoli, come nel primo tempo, si affida quasi esclusivamente al contropiede e al 56′ spaventa Buffon con il solito Cavani: rasoterra impreciso.
Non c’e’ un attimo di tregua e, dall’altra parte, serve il miracoloso salvataggio di Cannavaro per negare il gol a Vucinic.Il numero 9 e’ di nuovo protagonista al 72′. Anticipa nettamente Fernandez che interviene con una scivolata senza toccare il pallone: rigore assegnato dall’arbitro Mazzoleni, Vidal non sbaglia e sigla il 2-2. La tensione e’ alle stelle, i contatti duri abbondando e i cartellini gialli fioccano. All’85′ ne arriva anche uno rosso: e’ per Pandev, espulso per una parola di troppo all’assistente. Il Napoli resta in 9 poco prima del fischio finale: Zuniga stende Giovinco, seconda ammonizione. Mazzarri perde le staffe in panchina e viene cacciato anche lui. Si va ai supplementari e la Juventus dilaga. Al 96′, Maggio infila la propria porta con un maldestro colpo di testa e regala il 3-2 ai bianconeri. Al 101′, Marchisio offre una palla d’oro a Vucinic: 4-2, game over.
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