Incontri salva-Euro, a Roma piena intesa Monti-Hollande: la Tav si farà. A Berlino Merkel-Van Rompuy
“Abbiamo ribadito e spinto ancora più avanti la nostra identità di vedute”. Lo ha detto Mario Monti in conferenza stampa con il presidente francese Francois Hollande, al termine del bilaterale a Villa Madama.
“Abbiamo avuto – ha spiegato Monti – un altro dei nostri incontri interessanti, costruttivi e molto positivi. Abbiamo ribadito e spinto ancora più avanti la nostra identità di vedute per quanto riguarda le relazioni bilaterali, per quanto riguarda il clima per rilanciare l’economia europea nella stabilità dell’eurozona e per quanto riguarda alcuni sviluppi delicati sul fronte internazionale”.
Il premier ha detto anche che con il presidente francese c’è stata “profonda sinergia e unità di obiettivi nel sospingere l’Unione europea nella strada della maggior crescita non inflazionata e non fondata sugli squilibri finanziari”.
“Guardiamo con particolare attenzione a ciò che viene in questi giorni messo a punto per la stabilizzazione dei mercati e dei titoli sovrani – ha affermato il presidente del Consiglio – e siamo lieti di vedere contributi a quello che è stato un grosso passo sul piano intellettuale e politico: la constatazione che fare i compiti a casa è necessario ma non è sufficiente”.
“Occorre che via via che un Paese realizza progressi nella propria politica economica ci sia un riconoscimento dell’Unione europea affinché non persistano spread privi di riferimento all’andamento economico e finanziario sottostante”, ha aggiunto il premier, per il quale bisogna procedere nel dare “attuazione puntuale e concreta ai deliberati del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno”.
Monti ha parlato anche di lavoro. “Il mio governo – ha rimarcato – avverte quello dell’occupazione come un problema centralissimo per l’economia e la società italiana”. “E’ il momento per lavorare insieme e per creare lavoro” ha sottolineato, anche in vista degli incontri con le parti sociali che il governo ha in agenda a partire da domani.
Il presidente del Consiglio si è poi detto ”lieto che il prossimo vertice intergovernativo tra Francia e Italia si svolgerà a Lione, dando così un altro segno concreto della volontà dei nostri due Paesi di dare completa realizzazione a quell’opera di fondamentale interesse che è il treno ad alta velocità Torino-Lione“.
Hollande dal canto suo ha esortato a trovare, al vertice europeo del 18 e 19 ottobre prossimi, “soluzioni per la Grecia e la Spagna”. “Se vogliamo recuperare la fiducia, dobbiamo fare in modo che non ci siano dubbi sull’eurozona” ha ribadito il presidente francese. E dalla crisi, ha rimarcato, “ne usciremo solo insieme”.
In vista dell’appuntamento del mese prossimo a Bruxelles, il presidente francese ha indicato “le tre tappe” del percorso di rafforzamento dell’eurozona. “La prima tappa è quella in cui ci troviamo adesso – ha evidenziato – quella in cui dobbiamo attuare le decisioni del summit del 28 e 29 giugno scorsi”. Le decisioni sulla “crescita e sulla stabilità su cui abbiamo lavorato insieme devono essere pienamente attuate”, ha esortato Hollande, indicando poi la seconda tappa, quella che deve permettere di “arrivare a risolvere la questione della Grecia” e del suo mantenimento nell’eurozona, una volta che a fine settembre ci sarà il rapporto della troika che, si spera, “dimostri la credibilità della politica” di Atene.
E sempre in questa tappa rientra il Consiglio europeo di metà ottobre, durante il quale “dobbiamo trovare le soluzioni per la Grecia e la Spagna, passando così alla terza tappa, alla fine dell’anno, con l’Unione bancaria ed il rafforzamento dell’Unione economica e monetaria”. “Gli europei – ha quindi scandito il presidente francese – devono sapere che siamo impegnati in questo processo e che stiamo risolvendo le questioni poste nei mesi scorsi”.
Secondo fonti italiane consultate al termine del bilaterale tra Monti e Hollande, nell’incontro di oggi a Villa Madama è emerso che il presidente del Consiglio e il capo dell’Eliseo vedrebbero con favore una intensificazione, su base anche mensile, dei consigli europei.
Tali appuntamenti dovrebbero tenersi, secondo gli auspici comuni, con decisioni già ampiamente preparate, in modo da evitare lunghe maratone negoziali che rischiano di mandare segnali sbagliati alle opinioni pubbliche e ai mercati. Come del resto ha sottolineato pubblicamente lo stesso Monti, lui e Hollande sono intenzionati a fare quasi i ‘guardiani’ dell’insieme delle intese raggiunte in seno al Consiglio del 28 e 29 giugno.
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