Università, al via test d’ingresso. Protesta studenti: una trappola, solo 1 su 10 ammesso
L’Udu, che da sempre si batte contro il numero chiuso, stamattina ha organizzato un flash mob in tutta Italia per manifestare il completo dissenso al sistema di sbarramento all’accesso al mondo dell’università.
”Oggi migliaia di studenti affronteranno i test d’ingresso e solo 1 su 8 potrà realizzare la propria aspirazione. Non solo non saranno liberi di poter scegliere il loro futuro, per giunta dovranno sostenere una prova che da anni si mostra fallace sia nel metodo che nei contenuti”, dichiara Michele Orezzi, coordinatore dell’Udu.
”Si tratta di un vero e proprio divieto all’accesso al sapere – aggiunge – per questo stamattina saremo presenti davanti alle aule delle università, in tutta Italia, a manifestare il nostro secco e deciso No al numero chiuso e, nello stesso tempo, a supportare gli studenti attraverso il vademecum che spiega in sintesi come si svolgerà la prova, come evitare errori nel test e cosa fare in caso di riscontrate irregolarità”.
Proteste contro i test d’ingresso nella Capitale, dove fuori dall’aula di Ortopedia è stato esposto uno striscione con la scritta ‘C’è Profumo di chiuso… conTestiamoli!’. “Anche quest’anno – afferma Diana Armento del Link Coordinamento studentesco – decine di migliaia di giovani universitari tenteranno la fortuna e giocheranno alla lotteria più in voga tra i giovani del nostro Paese, i test a numero chiuso. Da anni – precisa – chiediamo che questo strumento sia sostituito con una selezione che non ponga una barriera all’accesso dell’università”.
A Roma un esercito di ragazzi ha invaso questa mattina i viali della Sapienza. Sono 6.833 candidati ai test d’ammissione alle Facoltà di Medicina per 997 posti disponibili, circa un posto ogni 7. Tra i quasi 7.000 aspiranti medici “c’è un candidato nato il 5 novembre del 1944. Il più anziano”, rivela l’università romana. L’aspirante camice bianco compirà infatti 68 anni tra pochi mesi.
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