Crescita, Camusso contro Monti: Non dipende solo dai sindacati. Il premier: Più competitività
”Vorremmo ragionare con voi e con il vostro contributo di produttività come uno degli elementi essenziali della crescita e dell’occupazione”. Ad affermarlo è il premier Mario Monti introducendo il vertice a Palazzo Chigi con i sindacati, secondo quanto riferiscono fonti presenti all’incontro. “Ci vediamo in un momento carico di tensioni e preoccupazioni”, ha aggiunto Monti.
”Bisogna agire per migliorare la competitvità delle imprese in particolare sul costo del lavoro e sulla produttività che vede l’Italia tra i paesi che hanno peggiorato la posizione a livello internazionale” ha quindi detto Monti. ”Recuperare la competitività delle imprese – ha aggiunto – è ora una sfida del paese da prendere in considerazione. Forse ancora più importante dello spread”.
Durante il vertice, il presidente del Consiglio ha ribadito il ruolo dell’Italia sulla scena internazionale: ”Abbiamo svolto in questi mesi un ruolo importante in Europa, con l’autorevolezza di un paese che sta facendo la sua parte, senza richiedere aiuti economici pur in una situazione di debolezza economica”.
Agli inviti di Monti replica il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “La crescita non può dipendere da quello che le parti sociali possono fare in termini di produttività aziendale”. Per la Camusso ”serve ridare fiducia alle persone cominciando con la detassazione delle tredicesime” da reperire attraverso le risorse ”recuperate dalla lotta all’evasione”.
Poi: ”Per Alcoa va trovata una soluzione. Quei lavoratori non possono essere lasciati soli, se necessario la vertenza Alcoa deve arrivare a Palazzo Chigi”, aggiunge Camusso.
Mentre apre all’esecutivo Raffaele Bonanni, leader della Cisl: ”Possiamo affrontare insieme i problemi della crescita e della produttivita”, ha detto durante il vertice.
”La drammatica crisi dell’Alcoa dimostra i ritardi accumulati in questi anni sui fattori di sviluppo”, sottolinea ancora Bonanni. ”Le grandi sfide -aggiunge- si affrontano con la cooperazione. Bisogna migliorare la produttivita’ con un gioco forte tra potere centrale, locale e parti sociali. Possiamo impegnarci bene sulle responsabilita’ di ciascuno”. Il leader della Cisl, infine, sottolinea ”l’interesse” e il ”sollievo” con cui e’ stata accolta la convocazione di oggi a Palazzo Chigi. Per il sindacalista, ”i salari sono bassi per le troppe tasse e per la scarsa produttività di sistema. Il nodo è questo”.
Presente, per la Uil, il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo: “Noi pensiamo che la crescita passi anche attraverso una detassazione dei salari e delle pensioni – ha detto il sindacalista – a partire dalla detassazione dei premi di produttività: ciò favorirebbe la ripresa dei consumi”.
”Ci vogliono interventi sull’occupazione per evitare un preoccupante autunno caldo” ha quindi aggiunto Foccillo.
Di un incontro come primo passo “per superare la crisi” parla il leader dell’Ugl, Giovanni Centrella. L’Ugl, assicura, ”dà la propria disponibilità affinché si possa avviare una serie di confronti con il governo”. Tutti, infatti, rileva il leader dell’Ugl, ”abbiamo una parte di responsabilità per evitare il declino della nazione”.
Parlare di produttività, quindi, ”si può, ma occorre riportare i soldi in tasca ai lavoratori perché altrimenti si contraggono i consumi e quindi l’occupazione”, conclude Centrella.
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