Alcoa, l’azienda assicura rallentamento nello spegnimento degli impianti. Gli operai scendono dal silo
Il segretario regionale Fsm Cisl Rino Barca e della Fiom Cgil Franco Bardi sono scesi dal silo dell’Alcoa, a 70 metri di altezza, dove erano asserragliati da due giorni contro la chiusura degli impianti. La decisione dei due sindacalisti è stata presa al termine di un incontro di una delegazione di lavoratori con l’azienda. Vertice nel quale l’azienda ha assicurato ai sindacati un rallentamento dello spegnimento degli impianti.
“Alcoa ha deciso di confermare gli impegni assunti a Roma lunedì scorso al ministero dello Sviluppo Economico – spiega all’Adnkronos Giovanni Matta, responsabile attività produttive della Cisl Sardegna – L’azienda ha assicurato che gli impianti marceranno tranquillamente fino al 3 novembre”.
Dopo quella data, prosegue Matta, “per garantire il riavvio immediato degli impianti in attesa della fase di transizione dovuta al passaggio da una proprietà all’altra, l’azienda garantirà il mantenimento in esercizio di un numero di celle pari alla quantità del materiale disponibile in azienda”. Secondo Fabio Enne, segretario territoriale del Sulcis Cisl, “è un piccolo segnale di apertura da parte di Alcoa”.
Alcoa, il Consiglio di Fabbrica e i Sindacati hanno firmato oggi un accordo che conferma l’allineamento sul processo di chiusura dello stabilimento di Portovesme. “L’accordo – sottolinea l’azienda in una nota – consente ulteriore flessibilità nella chiusura graduale dell’impianto”. In precedenza l’azienda si era impegnata a estendere l’occupazione dei dipendenti fino alla fine dell’anno.
Alcoa, si legge ancora nella nota, “apprezza il supporto del Consiglio di Fabbrica, dei Sindacati e dei dipendenti nel garantire un processo di chiusura dello stabilimento sicuro e ordinato al fine di assicurare le condizioni per un riavvio futuro da parte di un altro operatore”.
Il ministero dello Sviluppo economico valuta “positivamente” l’esito della difficile trattativa che si è tenuta oggi tra la società Alcoa e le rappresentanze sindacali. L’accordo, firmato da tutte le parti, stabilisce la revisione del piano di spegnimento delle celle, così come del resto era stato richiesto dal Mise nei giorni scorsi.
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