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Fondi Pdl Lazio, le scuse della Polverini: Catastrofe politica da superare altrimenti tutti a casa

”Ho deciso di venire qui per chiedere scusa a nome di tutti quanti noi ai cittadini del Lazio per quello che hanno dovuto leggere in questi giorni e ascoltare su ciò che si è consumato all’interno di questa istituzione”. Così il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, parlando davanti al Consiglio regionale convocato in seduta straordinaria.
”In queste ultime due settimane – ha proseguito – questa Regione è finita sulle prime pagine di tutti i giornali, non solo nazionali, per l’uso, oserei dire, abnorme e a dir poco disinvolto di fondi del Consiglio regionale destinati ai gruppi. Io ho sempre rispettato l’autonomia del Consiglio e l’autonomia dei gruppi consiliari ma oggi sono qui per dire che a prescindere dal momento storico che stiamo vivendo questo atteggiamento è considerato dai cittadini insopportabile e indecente”.
”Credo non solo che dobbiamo spalare fango ma dobbiamo fare di più. Io paragonerei questa cosa all’inondazione di Firenze, è una catastrofe per la politica italiana e le istituzioni come allora quella alluvione fu una catastrofe” ha aggiunto.
“Se non cambiamo strada siamo noi l’antipolitica. Dobbiamo assolutamente invertire la rotta” ha dichiarato il presidente della Regione Lazio. “Roma non è ladrona – ha detto – siamo in avanzo rispetto alle imposte che i cittadini versano allo Stato. La Regione Lazio non è solo ostriche e champagne. E’ quello che ormai si legge su tutti i giornali negli ultimi giorni”. E ha sottolineato: “Non tutti abbiamo sbagliato ma tutti dobbiamo pagare un prezzo”.
“O siamo tutti convinti che il tempo è scaduto oppure non credo valga la pena di andare avanti. O siamo convinti che superiamo questo scoglio oppure siamo come la Concordia e ci sfracelliamo” ha detto Polverini. “Credo che siamo oggi nelle condizioni o di andare a casa oppure di rilanciare una partita alta e far partire da questa regione un esempio: cioè che la politica, quella sana, quando raggiunge il fondo è in grado di reagire. Però non c’è tempo per accordi né compromessi. Oggi non c’è tempo”.
”I tumori che stanno qua dentro vanno estirpati oggi come sono stati estirpati quelli che erano nella mia gola” ha detto davanti al Consiglio regionale convocato in seduta straordinaria. Bisogna “azzerare i contributi destinati ai gruppi consiliari e sospendere quelli per il loro funzionamento” è una delle richieste della Polverini. Tra le altre, anche quella di “dimezzare le commissioni consiliari e cancellare quelle speciali”, oltre alla riduzione di consiglieri e assessori.
E arrivano le prime dimissioni dal Consiglio regionale del Lazio. ”Ho deciso di dimettermi da vice presidente della Commissione Sviluppo economico, ricerca e innovazione e turismo e da membro della Commissione Pmi, Commercio e Artigianato”. Lo annuncia in un comunicato Mario Mei, capogruppo di Api-Alleanza per l’Italia in Consiglio.
E il capogruppo regionale dell’Udc Francesco Carducci rende noto che anche i consiglieri Udc si dimettono dalle commissioni.
Inoltre ”i consiglieri de La Destra, Storace e Buonasorte, sottoscrivono parola per parola le dichiarazioni della presidente Polverini e annunciano le dimissioni dalle commissioni di competenza” riferisce il gruppo de La Destra alla Pisana.
Intanto l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito è disponibile ad essere interrogato sui fatti che hanno determinato la sua iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di peculato.
Il difensore Carlo Taormina ha incontrato questa mattina il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pm Alberto Pioletti. Secondo Taormina, Fiorito oggi non avrebbe intenzione di partecipare al Consiglio straordinario convocato da Renata Polverini.