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Napolitano incontra il presidente greco Papoulias: Il Paese si sta impegnando, deve avere tempo per affrontare le prove

La Grecia si è resa disponibile a sacrifici dolorosi per uscire dalla crisi, ma bisogna darle il tempo per affrontare le prove che ha dinanzi a sé. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias.
“Occorre tener conto – ha affermato il capo dello Stato – delle conseguenze sociali di un ulteriore inasprimento delle condizioni poste alla Grecia, anche in termini di tempo, perché possa affrontare meglio le prove che ha dinanzi a sé”. “Anche perché – ha sottolineato Napolitano – gli sconvolgimenti sociali hanno un impatto sul piano politico, e le gravi tensioni possono creare condizioni di pericolo e di danno per la democrazia”.
Per il presidente della Repubblica ci sono state “troppe oscillazioni” nel rapporto tra l’Unione europea e la Grecia e verso l’impegno che questo Paese si è assunto per superare la crisi. “L’Italia – ha rimarcato – è sempre stata profondamente convinta che la Grecia fosse essenziale nella storia e nella civiltà europea, e parte integrante del processo di integrazione e unificazione europea nella democrazia e nella pace”. E’ giusto quindi “porre fine al dibattito strisciante sulla permanenza o meno della Grecia nell’Eurozona e nell’Unione europea. Gli alti e bassi nel rapporto tra l’Ue e la Grecia hanno elevato il costo che l’Unione europea ha dovuto affrontare per accompagnare la Grecia fuori dalla crisi”.
Napolitano ha voluto ribadire “l’amicizia e la solidarietà” alla Grecia che ha dovuto “affrontare prove durissime insieme al suo popolo. Ci sono stati errori nella gestione della finanza pubblica e tensioni con le istituzioni europee, ma la Grecia si è impegnata, anche con sacrifici dolorosi, per uscire dalla crisi”.
Il presidente della Repubblica ha inoltre ribadito che l’euro “è una conquista irrinunciabile e siamo decisi a salvaguardarla”.
Papoulias, dal canto suo, ha lanciato da Roma un appello perché i politici europei smettano di mettere “in dubbio” la permanenza della Grecia nell’eurozona. “Perché l’economia possa rimettersi in piedi, occorre mettere fine decisamente all’incertezza sulla permanenza della Grecia nell’eurozona”, ha detto Papoulias al Quirinale, al termine del suo incontro con Napolitano.
“Solo così – ha proseguito – sarà possibile recuperare la necessaria fiducia nell’economia greca e riaprire la strada agli investimenti”. “Finché vi saranno dichiarazioni di leader europei che pongono la posizione della Grecia nell’eurozona in dubbio, nessun investimento produttivo serio potrà essere realizzato”, ha affermato ancora il presidente ellenico, che ha voluto “sottolineare e ribadire il suo apprezzamento per la vicinanza della dirigenza dello stato e della classe politica italiana verso la Grecia”.
La situazione della società greca “è arrivata al limite” è l’allarme lanciato da Papoulias. “La Grecia – ha spiegato – sta cercando di ridurre drasticamente il deficit finanziario con un pesante costo economico e sociale. L’economia sta cadendo in un circolo vizioso di recessione, la disoccupazione ha raggiunto la percentuale inaccettabile del 25% mentre la disoccupazione giovanile è alla percentuale da incubo del 54%. E’ chiaro che non possiamo andare avanti così. La società greca è arrivata ai limiti. E’ di vitale necessità un risanamento finanziario, ma deve essere collegato ad una attiva politica di sviluppo”.
Papoulias ha anche voluto sottolineare “l’indubbio rapporto privilegiato e cordiale” fra Grecia e Italia. “Un rapporto di lunga durata che nella sua espressione odierna mette in evidenza l’importanza della solidarietà europea specie in circostanze come la crisi internazionale economica e finanziaria”, ha detto Papoulias al termine dell’incontro con l’”amico” Giorgio Napolitano.