Omicidio di Lignano, la donna cubana confessa: Ho ucciso io i Burgato. E’ caccia al fratello
“Sono stata io”. Ha confessato Lisandra Aguila Rico, la giovane cubana, fermata in Campania, in relazione all’omicidio dei coniugi Rosetta Sostero di 65 anni e Paolo Burgato di 69 anni, ritrovati cadavere il 19 agosto scorso a Lignano Sabbiadoro (Udine). La giovane di 21 anni, ha parlato nella caserma dei carabinieri di Udine, dove era stata trasferita durante la notte. Da poco è uscita dalla caserma di Udine, probabilmente per essere trasferita nel carcere di Trieste.
Gli investigatori cercano il fratello di 24 anni, Laborde Reiver Rico. E’ caccia ora al fratello di 24 anni, che secondo quanto apprende l’Adnkronos, potrebbe essere scappato a Cuba. Da quanto si è appreso, secondo gli investigatori sarebbero stati i due fratelli ad aver ucciso barbaramente la coppia a scopo di rapina. Questo il movente dell’assassinio.
A insospettire gli inquirenti sarebbe stato il repentino allontanamento dei due giovani dalla località balneare dopo l’omicidio.
Il Dna della ragazza, trovato dalle analisi dei carabinieri del Ris di Parma sul luogo del delitto, avrebbe poi confermato i sospetti, accelerando le indagini. Allo stesso modo ora gli investigatori vanno a caccia di tracce del Dna del fratello per confermare l’ipotesi accusatoria.
L’iter per far scattare le manette attorno ai polsi del ragazzo non sarà semplice e ci vorrà un mandato di cattura internazionale. I due giovani erano arrivati in Italia nel 2009 per un ricongiungimento familiare. La madre, Sandra Emilia Rico, 39 anni, a sua volta di origine cubana, ha sposato un italiano originario di Agerola (Napoli) Enzo Spinelli, ottenendo così la cittadinanza italiana. I due fratelli, figli di padri diversi, fino al 2009 vivevano a Cuba. Arrivati in Italia, ambedue hanno trovato un’occupazione a Lignano. Lisandra, in particolare, lavorava nella gelateria vicina alla coltelleria di cui erano titolari i coniugi massacrati. Gelateria della quale è titolare Sandra Emilia Rico. Gli investigatori hanno interrogato a lungo Lisandra, arrivata nella caserma a Udine durante la notte, e subito raggiunta dal pm della Procura di Udine Clauda Danelon che si è trattenuta nel comando dei carabinieri fino a poco fa.
“Una svolta”. Così il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri commenta da Trieste il risultato dell’indagine. I carabinieri, aggiunge, ”devo dire che sono stati straordinari. Hanno condotto un’indagine molto difficile e complessa ma sono arrivati a un risultato. Quindi possiamo essere molto soddisfatti e complimentarci per la loro professionalità”.
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