Camera, i controlli dei bilanci non saranno più in mano a società esterne. Il no di Pd, Udc e Idv
Non saranno società di revisione esterne a verificare i bilanci dei gruppi parlamentari di Montecitorio. Ma strutture interne alla Camera. E’ questo l’orientamento su cui Gianclaudio Bressa del Pd e Antonio Leone del Pdl, su indicazione di Gianfranco Fini e con l’accordo di tutti i gruppi, stanno predisponendo un nuovo testo che sara’ presentato domani alla Giunta per il Regolamento.
Proprio Fini, in Aula, ha detto che domani la giunta per il Regolamento “potrà valutare l’opportunità di ripristinare il testo iniziale”. E ”il testo che verrà approvato in giunta sarà votato in aula nelle settimane successive”, ha ricordato.
Nel testo iniziale, pubblicato sul sito della Camera, all’art. 15 ter comma 2, su proposta del presidente Fini, si specificava che “allo scopo di garantire la trasparenza e la correttezza nella gestione contabile e finanziaria, ciascun Gruppo si avvale di una società di revisione legale, che verifica nel corso dell’esercizio la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili ed esprime un giudizio sul rendiconto”.
Nella riunione di mercoledì scorso della Giunta per il Regolamento, però, sono emerse altre indicazioni. Visto che i gruppi sono associazioni di deputati e soggetti necessari al funzionamento della Camera, la funzione di controllo sulla regolare tenuta della contabilità dei Gruppi spetterebbe al Collegio dei Questori.
Per questo si arrivati a una nuova formulazione del testo in cui si specifica che “entro trenta giorni dalla propria costituzione, ciascun Gruppo approva uno statuto, che e’ trasmesso al Presidente della Camera entro i successivi cinque giorni”. Questo statuto “indica l’organo competente ad approvare il rendiconto di cui all’articolo 15-ter e l’organo responsabile per la gestione delle attivita’ economiche del Gruppo”.
Il Pd farà comunque certificare i bilanci dei propri gruppi parlamentari da una società di revisione esterna. Lo ha spiegato Dario Franceschini, ricordando come siano stati proprio i democratici a sollevare la questione in una lettera, inviata a Fini il 6 aprile scorso, nella quale il capogruppo del Pd chiedeva “di avviare con la massima sollecitudine un’iniziativa che porti all’introduzione di nuove regole certe riguardanti i bilanci dei gruppi parlamentari”.
Come il Pd, anche l’Udc si affiderà a società di revisione esterna per la certificazione di bilanci dei propri gruppi parlamentari. Lo ha chiarito Pier Ferdinando Casini intervenendo in aula alla Camera: “Taglieremo così sul nascere ogni polemica futura, che sarebbe pagata dalla politica e da noi tutti”.
“E’ grave e negativo l’orientamento assunto dalla Giunta per il Regolamento. Il Paese ha bisogno di segnali di chiarezza e che la politica diventi una casa di cristallo”. Lo ha detto Massimo Donadi alla Camera annunciando che l’Idv affiderà a società di revisione esterne, la certificazione dei bilanci dei gruppi. “E’ un atto dovuto di trasparenza”.
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