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Senato, pasticcio in diretta: manca il presidente e la seduta viene sospesa. All’ordine del giorno c’era la violenza sulle donne

Rosi Mauro sotto accusa per aver chiuso il dibattito e sospeso la seduta dell’aula al Senato, mentre si discutevano mozioni contro la violenza sulle donne, senza dare spiegazioni e adducendo la motivazione di ‘improrogabili impegni personali’. La decisione della presidente di turno, espulsa ad aprile dalla Lega sull’onda dello scandalo dei rimborsi elettorali dopo essere stata per anni nel ‘cerchio magico’ di Umberto Bossi, ha spiazzato i senatori, perché l’assemblea è rimasta per oltre mezz’ora in stand by, in attesa che arrivasse Renato Schifani e la seduta potesse riprendere. Secondo il presidente del Senato si è trattato di un “fatto increscioso” e ha assicurato che farà degli accertamenti per comprendere le ragioni della decisione di Rosi Mauro.
Le ragioni del ‘buco’ nella conduzione dei lavori d’aula sono state successivamente chiarite dalla vice presidente Emma Bonino: il presidente di turno Domerico Nania non ha fatto in tempo a arrivare a causa di un ritardo nel volo aereo che doveva portarlo da Catania a Roma e Rosi Mauro lo ha sostituito, avvertendo però che, entro mezzogiorno, avrebbe dovuto, comunque, lasciare la presidenza proprio a causa dei suoi impegni personali.
Motivazione ritenuta inaccettabile. Sandro Bondi, insieme ai presidenti dei gruppi di maggioranza e di opposizione, ha stigmatizzato l’accaduto. “Che cosa c’è di più improrogabile della gestione d’aula – ha domandato il senatore del Pdl – è un fatto inaudito, Mauro deve dare spiegazioni”. “Siamo di fronte a un fatto inedito nella storia del Parlamento -ha attaccato Anna Finocchiaro – quello che è accaduto sarebbe stato gravissimo anche se fossimo stati al consiglio comunale di un piccolo paese. Ma qui siamo al Senato e ciò che è capitato è inaudito”.
Anche la Lega Nord ha espresso “disappunto” per l’inatteso stop dei lavori. Al termine Schifani (che ha presieduto l’aula fino al termine previsto della seduta), ha assicurato che farà luce sull’episodio. “Assumo doverosamente l’impegno di acquisire tutti i dati necessari per dare una corretta e completa informazione su quanto è accaduto. Una cosa è certa: l’interruzione dei lavori di un’assemblea parlamentare per l’assenza di chi la deve presiedere -ha concluso- è un fatto increscioso. Farò un’istruttoria e poi riferirò alla capigruppo e all’aula”.