Grillo lancia la sfida: Referendum propositivi al posto dei politici, sarebbe una rivoluzione civile
“Il vecchio sistema politico è finito”. Non ha dubbi Beppe Grillo che intervistato dalla tv danese per le vie del centro di Parma, tra un applauso e un incitamento dei cittadini “forza Beppe”, “dai, Grillo”, si lancia in un lungo monologo sulla sua ‘politica’: “Io non sono contro l’Europa, contro l’euro, dico che devono essere i cittadini a decidere e questo lo possono fare con strumenti nuovi che noi vogliamo, come i referendum proposti senza quorum”.
E Grillo ribadisce: “Io non ho mai detto di uscire dall’euro, voglio però che siano tutti i cittadini a prendere questa decisione”. E l’ex comico sottolinea: “Siamo in un circuito schizofrenico malato per cui ci stiamo ricomprando il nostro debito attualmente in mano alla Francia e alla Germania. E Monti è proprio qui per garantire i nostri debiti alle banche francesi e tedesche, e finché non ce lo ricompreremo tutto, non ci faranno fallire, dopo di che – continua – ci lasceranno andare per la nostra strada insieme a Spagna e Grecia”.
Ma Beppe Grillo non ci sta e sottolinea: “Voglio un ‘piano B’ per non essere stroncato da questa economia”. E spiega che “alla fine, dopo che ci saremo ricomprati il nostro debito questa politica non servirà più”.
Il futuro del Paese? “Non lo so, io so solo che vorrei essere un mezzo per cui i cittadini dicono quello che pensano e possono decidere sul loro futuro”. In ogni caso il leader del movimento 5 Stelle sottolinea che “qui l’euro non c’entra, non c’entra l’Europa, noi siamo falliti l’anno scorso, ma non ci hanno fatto fallire – spiega – proprio perché dovevamo ripagare i nostri debiti”. Ed è per questo che secondo Grillo “bisogna che oggi questi politici, tutti, se ne vadano”. Al posto della politica fatta così come è oggi si dovranno utilizzare “referendum propositivi senza quorum, leggi popolari che il Parlamento dovrà discutere, una legge elettorale inserita in Costituzione. Così – continua – andiamo oltre qualsiasi Costituzione del Nord Europa. Siamo oltre altro che Goebbles – esclama riferendosi alle critiche che gli sono piovute per le sue posizioni – qui non ci sono poteri forti, non c’è la massoneria, ci sono solo dei grillini che vanno per le strade a vendere magliette”.
“Facciano la legge elettorale che vogliono, non ci interessa, tanto saranno scacciati via”. E a chi gli chiede che cosa ne pensa delle previsioni che danno il Movimento 5 stelle al 20% alle prossime elezioni replica: “Non ci interessa il 20% vogliamo il 100%…”.
“Io sono l’ultima vostra speranza – dice rivolto ai giornalisti – se fallisco io arriva ‘Alba dorada’, (formazione di estrema destra nata in Grecia, ndr)”. “I grillini non fanno male a un bambino invece ce l’avete tutti con noi”, polemizza.
“Noi non vogliamo cambiare la classe politica, questa è una rivoluzione di civiltà, di pensiero, di cultura”. Ed è “un miracolo non mio ma della Rete che è andata avanti in 3 anni senza soldi: abbiamo rotto un meccanismo, perché dentro i comuni, nei consigli regionali sono arrivati gli onesti – ha sottolineato il leader del Movimento 5 stelle – come qui a Parma dove Pizzarotti ha cambiato tutto: pensate negli ultimi 3 mesi le spese per il consiglio comunale sono state di 86 euro, e forse si è intascato qualcosa… – ha scherzato Grillo – e gira in bicicletta. E i nostri consiglieri regionali – ha continuato – si sono abbassati gli emolumenti. E anche in Sicilia i nostri candidati hanno firmato un impegno analogo”.
Mentre in politica “ormai siamo alla sublimazione del furto, questa gente è ormai alla fase due: rubano soldi più quelli già rubati, noi invece siamo quelli che hanno rotto il giochino, e le cose dette le abbiamo fatte”, prosegue Grillo ai microfoni della tv danese e rifiutando di essere intervistato dai giornalisti italiani apostrofandoli con un “carogne”.
Per il leader del Movimento 5 stelle infatti “il vero cancro dell’Italia è l’informazione, se non ci fossero questi giornali, non si sarebbe arrivati a questa situazione. In Gran Bretagna, Murdoch, il più grande editore al mondo, è stato chiamato davanti al gran giurì e gli hanno fatto chiudere il giornale, perché faceva intercettazioni. Qui in Italia – ha attaccato Grillo – ti mettono sul giornale vestito da Hitler”. Io “per fortuna ho un mio blog e sono stato intervistato da tutte le tv del mondo, come Cnn e Bbc”. Grillo infatti polemizza con “gli editori italiani che si prendono i contributi pubblici e poi pagano i giornalisti 8 euro al pezzo. E’ ovvio che un giornalista con un compenso simile non può permettersi di fare verifiche, ma, lancia una ‘palla’, poi replica con una ‘contropalla’, e così via”.
Grillo interviene poi sul caso Fiat. “Quindici anni fa sapeva fare macchine, avevano dei progettisti bravissimi, 20 anni fa al centro ricerche di Orbassano avevano già realizzato l’auto elettrica. E poi, basta, tutto finito, si sono dati alla finanza e agli hedge funds. Sono vent’anni che parlo di queste cose, e vent’anni prima di me le dicevano altri. E voi (giornalisti, ndr) non sapete niente, vergogna!”.
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