Precari della scuola: Noi siamo contro il mega concorso, è una vita che studiamo
E’ partito da piazza dell’Esquilino a Roma il corteo dei precari della scuola che ha sfilato per le vie della capitale fino ad arrivare Bocca della Verità. Gli insegnanti sono scesi in piazza per protestare contro il concorso indetto dal Miur, il cui bando sarà reso noto lunedì.
Quindicimila i partecipanti secondo gli organizzatori. “E’ stata una grande giornata di protesta – hanno dichiarato dai megafoni – Ci hanno sempre detto che eravamo quattro gatti oggi abbiamo dimostrato che siamo tanti e che la nostra mobilizzazione non si ferma”.
Alla manifestazione, organizzata dal coordinamento dei precari della scuola, hanno dato il loro appoggio la Flc Cgil, i Cobas e gli studenti.
Ad aprire il corteo uno striscione dei ‘precari uniti’ con su scritto ‘Ritiro ai tagli, no al concorso’. Mentre sfilavano per le strade della capitale gli insegnanti hanno gridato slogan come “ma che concorso, ma quale selezione, solo una parola assunzione” e ”noi il concorso non lo vogliamo, è una vita che studiamo”. Poi, rivolti al ministro Profumo: “La nostra scuola non ha padroni, Profumo fuori, te ne devi andar”.
Un manifesto portato da un uomo sandwich con l’immagine del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recante la scritta ‘La nausea di Jean Paul Sartre’, ha creato un momento di tensione nel corteo pacifico. I poliziotti che stavano svolgendo servizio d’ordine hanno chiesto al manifestante di non esporlo perché sarebbe un’offesa alla più alta carica dello Stato.
Il cartellone incriminato faceva parte di un trittico, con una foto del Parlamento con la scritta ‘Gli indifferenti’ di Alberto Moravia e il ministro Profumo immortalato come ‘L’uomo senza qualità’ di Robert Musil.
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