Serie A, disfatta per le milanesi. Juve sola al comando. Il Napoli non va oltre lo 0-0
Nuovo stop per il Milan di Allegri. I rossoneri sono stati battuti in trasferta 2-1 dall’Udinese in una gara cominciata bene ma rovinata nella ripresa dalla doppia espulsione di Zapata e Boateng, che ha costretto il Milan in 9. A decidere la partita la rete di testa messa a segno al 40′ da Ranegie che sfrutta una uscita a vuoto di Abbiati, ed il raddoppio su rigore con Di Natale al 67′. Ad illudere i rossoneri il gran gol da 25 metri messo a segno da El Shaarawy.
Novità nella formazione iniziale messa in campo da Allegri che in difesa decide di schierare Mesbah sulla destra, in attacco la coppia Pazzini-El Shaarawy. Inizio promettente per la squadra lombarda che al 5′ ha la sua prima palla gol con Pazzini che spreca da buona posizione. All’ottavo ci prova anche Montolivo: tiro alto. Si sveglia al 23′ l’Udinese, nel giro di due minuti Di Natale spreca due ottime occasioni, risponde il Milan che prova a pungere con un destro da 30 metri di Montolivo alla mezz’ora.
Grande azione dei bianconeri al 33′: su lancio lungo di Allan, Di Natale fa sponda in area per Benatia che si gira nell’area piccola ma la palla è intercettata da Abbiati ben posizionato tra i pali. La svolta al 40′ quando Ranegie sfrutta una dormita di Mexes e Abbiati e intercetta di testa un pallone in area insaccando.
Nella ripresa non cambia il copione con l’Udinese nuovamente pericolosa al 49′ con un rasoterra debole di Allan. Allegri prova a dare la scossa alla squadra mandando in campo Boateng al posto di Ambrosini, il giocatore di origine ghanese ripaga la fiducia del mister un minuto dopo, al 53′, quando fa partire una azione insistita finalizzata da El Shaarawy che dai 25 metri fa partire un sinistro imparabile per Brkic.
La svolta della gara arriva poco dopo, al ’64 quando Zapata si fa ammonire e poi espellere tre minuti più tardi, per doppia ammonizione, a causa di un fallo in area su Benatia. Dal dischetto non sbaglia il bomber Di Natale che spiazza Abbiati insaccando alla destra dell’estremo difensore rossonero. Allegri prova il tutto per tutto sostituendo Emanuelson con Acerbi e poi mandando nella mischia Bojan al posto di Nocerino.
Sterili gli attacchi dei rossoneri che a 7 minuti dalla fine resta in dieci, rosso per Boateng per doppia ammonizione. Mentre il Milan si disunisce, l’ultimo acuto una pericolosa rovesciata di Pazzini, l’Udinese trova spazi in contropiede e a tre minuti dalla fine spreca una buona occasione con Coda che fa partire un gran tiro neutralizzato in angolo da Abbiati.
CATANIA-NAPOLI 0-0 – Il Napoli non va oltre lo 0-0 contro il Catania allo stadio Massimimo. La squadra di Walter Mazzarri dopo il rotondo successo in Europa League non riesce a segnare una gol nonostante il vantaggio di un uomo sin dal 2′ minuto del primo tempo, per il rosso rimediato da Alvarez per un fallo da ultimo uomo su Edinson Cavani.
Nessuna sorpresa ad inizio gara da parte del tecnico del Catania. Rolando Maran che conferma l’undici schierato a Firenze, con Spolli ancora preferito a Bellusci al centro della difesa accanto a Legrottaglie. Anche Walter Mazzari, in silenzio alla vigilia, torna a schierare la formazione tipo, rilanciando dal primo minuto De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Maggio, Zuniga, Hamsik, Pandev e Cavani (che festeggia le 100 presenze in maglia azzurra). Di nuovo titolare invece Aronica alla luce dei problemi di Britos, mentre in mediana la coppia Dzemaili-Inler che ha smaltito i problemi fisici della settimana.
Il Catania dopo l’espulsione resta compatto, arretra e si chiude lasciando l’iniziativa al Napoli, ma pochi spazi utili per le giocate dei suoi tenori. Gli azzurri, infatti, dominano in termini di possesso palla ma faticano ad affondare i colpi, rendendosi pericolosi solo con conclusioni da fuori area o su palle inattive. E’ anzi il Catania di Maran a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Spolli. Nella ripresa Napoli subito all’attacco, da destra crossa Campagnaro ma di testa Cavani viene anticipato da Spolli. La squadra di Mazzarri ci prova ancora al 7′: assist di Pandev per Cavani, un rimpallo favorisce l’uruguaiano, tocco dai 10 metri ed è bravo Andujar a chiudere lo specchio della porta in uscita.
Dopo una fase di stanca e qualche ripartenza pericolosa del Catania, ancora Napoli pericoloso con una conclusione da fuori di Hamsik con Andujar che fa venire i brividi ai tifosi siciliani non trattenendo il pallone. Mazzarri decide di inserire anche Vargas, protagonista in Coppa e Insigne, le occasioni arrivano ma non i gol. E’ anzi il Catania a sfiorare la beffa. Al 42′ Gomez va via a Cannavaro in velocità, diagonale rasoterra e gran parata di De Sanctis, che mette in angolo. Due minuti dopo giocata di Insigne, a liberare Vargas, cross dal fondo e Andujar anticipa Cavani. Sul proseguio dell’azione palla gol ancora per il Catania, con Gomez che con un destro a pelo d’erba colpisce la base del palo.
INTER-SIENA 0-2 – L’Inter di Andrea Stramaccioni non riesce a sfatare il tabù San Siro neanche contro il Siena che anzi riesce a battere i nerazzurri per 2-0. Il Siena di Serse Cosmi è riuscito a battere i padroni di casa con una partita accorta e sfruttando gli spazi sugli esterni che hanno portato alle due reti di Vergassola al 27′ del secondo tempo e al 48′ di Valiani. Con i nerazzurri sbilanciati in avanti, arriva l’no-due con Vergassola pescato in area da Ze’ Eduardo. Vincente il suo diagonale che batte Handanovic. A tempo quasi scaduto ancora micidiali in contropiede gli uomini di Cosmi. Sestu si libera di Juan Jesus e centra per Valiani che segna di testa da pochi passi.
ATALANTA-PALERMO 1-0 – Esordio con sconfitta a Bergamo con l’Atalanta per Gian Piero Gasperini sulla panchina del Palermo. Dopo un match giocato a viso aperto, i rosanero sono stati sconfitti grazie ad una rete da azione di corner di Raimondi nel finale di gara. L’ingresso di De Luca ha dato vivacità ad una Atalanta che fino a quel momento aveva deluso.
BOLOGNA-PESCARA 1-1 – Finisce 1-1, invece, il match tra Bologna e Pescara. Vantaggio dei rossoblu al 9′ del primo tempo con Gilardino e pareggio di Quintero al 40′ della prima frazione. Premiata quindi l’ostinazione del Pescara, anche se meno brillante rispetto alla Sampdoria. Ma il punto conquistato e’ frutto di impegno e lucidita’. Il Bologna pero’ butta via una clamorosa occasione: tradito dai suoi giocatori di maggiore classe. Con Diamanti che si e’ fatto parare un rigore da Pelizzoli dopo l’espulsione di Perin.
SAMPDORIA-TORINO 1-1- Sampdoria e Torino chiudono 1-1 la sfida dell’ora di pranzo, valida per la quarta giornata del campionato di calcio di Serie A. E’ stata una gara combattuta con i doriani piu’ pericolosi nel primo tempo e il Torino nella ripresa, che si e’ conclusa in parita’ grazie a due calci di rigore. La squadra di Ventura passa in vantaggio al 24′ del secondo tempo con un penalty realizzato da Rolando Bianchi, mentre la rete del pareggio doriano, sempre su rigore, arriva al 39′ della ripresa con Nicola Pozzi. Con questo risultato la Sampdoria sale a 9 punti in classifica, mentre il Torino sale a 4.
Ciro Ferrara non rischia Eder: solo panchina per l’ex Cesena, in avanti a supportare Maxi Lopez ci saranno Krsticic ed Estigarribia. Munari-Maresca-Obiang terzetto di mediana, Berardi e Costa sulle corsie con Gastaldello e Rossini a protezione del rientrante Romero fra i pali. Giampiero Ventura lancia Cerci dal primo minuto, esterno destro del 4-4-2 con Santana sull’out opposto e Meggiorini-Bianchi davanti.
Osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio della sfida per ricordare Arrigo Gattai. Al 18′ la prima grande occasione della gara arriva sui piedi di Maxi Lopez che ruba palla a Glik e si invola verso Gillet, dopo un errore difensivo, ma il portiere del Toro respinge la conclusione a botta sicura dell’attaccante doriano. I granata rispondono prima con Ogbonna di testa e poi con Cerci, senza fortuna.
Al 35′ Maresca colpisce la traversa con una splendida punizione dalla distanza, sul proseguio dell’azione arriva il gol di Maxi Lopez, annullato giustamente per fuorigioco. La squadra di Ferrara appare piu’ intraprendente nella prima parte. Al 41′ altro buco difensivo del Toro, stavolta di Darmian, ma Estigarribia non concretizza, concludendo debolmente con il sinistro. A tempo scaduto Gillet salva ancora la squadra di Ventura: gran lavoro di Maresca che arriva al cross da sinistra, Gastaldello gira al volo ma il portiere belga respinge in tuffo.
Il Torino inizia il secondo tempo in maniera piu’ convinta. Al 7′ gran palla di Cerci per Darmian, il cross del difensore trova una deviazione che impegna severamente Romero. Granata in vantaggio al 24′ della ripresa. Soriano, da poco entrato, commette un fallo netto su Cerci e Rolando Bianchi dal dischetto non sbaglia battendo Romero per il gol dell’1-0. Al 34′ Toro ancora pericoloso: cross di Santana da sinistra, Meggiorini e Sgrigna non riescono a trovare la battuta a rete da posizione favorevole. Al 39′ altro calcio di rigore, questa volta per la Samp per un fallo, anche questo netto, di Glik su Santana.
Dal dischetto realizza Nicola Pozzi, anche se Gillet intuisce e tocca il pallone. Gara molto spezzettata nel finale, ma nei cinque minuti di recupero e’ ancora Samp pericolosa con un tiro-cross di Eder che Ogbonna in tuffo di testa tocca rischiando l’autogol, ma il riflesso di Gillet e’ strepitoso. Il portiere granata si supera poi al quinto di recupero su una tiro dalla distanza di Santana.
Social