Fiat, Marchionne risponde a Della Valle: Non rompa le scatole. Oggi confronto tra governo e sindacati, Angeletti: Incontro patetico
Duro botta e risposta tra l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne e il presidente della Tod’s Diego Della Valle. Mentre il presidente del Consiglio Mario Monti assicura che il Lingotto “non hanno chiesto aiuti al Governo“, a innescare la nuova polemica sono le parole dell’imprenditore marchigiano che, dopo l’attacco scagliato nei giorni scorsi, oggi ha definito i vertici dell’azienda torinese dei ”chiacchieroni che ci vengono a raccontare banalità”.
”Bisogna stare meno a sentire questi improvvisati della Fiat che vogliono venire a raccontarci che in Italia non conviene più fare automobili”, ha detto Della Valle in un intervento all’Università Bocconi di Milano aggiungendo che “se qualcuno viene dall’estero, tipo la Volkswagen, farà belle macchine. La crisi esiste per chi non ha nulla da vendere”. La Fiat è stata presa “con le mani nella marmellata perché se ne voleva andare, con gli uffici stampa che lavorano più degli uffici progettazione”. Inoltre, ha continuato Della Valle ”vogliono spiegare a noi imprenditori seri che non si può innovare in tempo di crisi e non si possono fare nuovi prodotti, mentre noi resistiamo solo perché innoviamo”. Per l’imprenditore marchigiano si tratta ”di cose di una banalità tale che l’indisponenza nasce dal fatto che ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti”.
Sprezzante la replica di Marchionne: “La smetta di rompere le scatole. Non parliamo di gente che fa borse, io faccio autovetture. Bisognerebbe dirgli che quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango”. Poi la controreplica: “‘Non bisogna dare una risposta a Della Valle, ma agli operai che si aspettano dei posti di lavoro e al governo con cui Fiat ha preso degli impegni”, ha affermato il patron di Tod’s.
Marchionne parla all’Assemblea dell’Unione degli industriali di Torino durante il quale ha confermato i target per il 2012 e ha ribadito l’impegno della Fiat verso l’Italia. ”La verità è che non siamo malati, la Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma”, ha detto sottolineando tuttavia che ”il Governo deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato”.
In chiusura del suo discorso, l’ad di Fiat ha poi detto: ”Ben venga uno stabilimento Volkswagen nel nostro Paese” ma ha avvertito: l’Alfa Romeo non è in vendita. Quanto all’incontro con il governo di sabato, lo ha definito “soddisfacente”. “Abbiamo messo sul tavolo la situazione e capiscono benissimo le condizioni di mercato. Il passo in avanti dopo questo incontro è che i fatti sono condivisi”, ha affermato.
Sulla questione è intervenuto anche Luca Cordero di Montezemolo: “Su Fiat spero ci sia un confronto serio. La classe imprenditoriale italiana in momenti così difficili ha bisogno di tutto meno che di polemiche e battute”.
Intanto i ministri del Lavoro, Elsa Fornero e dello Sviluppo Economico, Corrado Passera hanno convocato per domani alle 19.30 al ministero del Lavoro i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
“C’è una cosa su cui il governo “non è d’accordo” con la Fiat, ha fatto però sapere il ministro Passera: si tratta “della riduzione degli investimenti in attesa di tempi migliori” indicata da Marchionne.
Secondo Fornero è importante ”lavorare insieme per fare in modo che la capacità produttiva in eccesso, che è un problema non solo italiano, venga indirizzata magari verso produzioni destinate alle esportazioni senza perdita di posti di lavoro, senza perdita delle preziose competenze anche a livello di operai che abbiamo in questo ambito”.
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, parlando a SkyTg24, ha detto di aver parlato con Marchionne “il quale di buon grado accetta un incontro con noi appena torna dall’America. Nei prossimi giorni” in modo da preparare la discussione in programma per fine ottobre. Francamente, ha aggiunto Bonanni in merito all’incontro di domani al ministero del Lavoro, ”vorrei che fosse Marchionne a riferire direttamente quello che ha detto a Palazzo Chigi o che all’incontro fossero stati presenti i sindacati”.
Il caso Fiat sul tavolo governo-sindacati. L’appuntamento è oggi alle 19.30 al ministero del Lavoro quando i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl si confronteranno con i ministri Fornero e Passera dopo l’incontro tra i vertici del Lingotto e il premier Monti a Palazzo Chigi. “Confermo: ho parlato con Marchionne, avremo un incontro a giorni”, afferma a Radio Rai il segretario generale della Uil Luigi Angeletti aggiungendo di trovare l’incontro di oggi “così rituale da essere patetico: come possiamo discutere di ammortizzatori sociali se Fiat non li ha nemmeno chiesti?”
Mentre continuando a parlare del futuro incontro con l’ad del Lingotto, Angeletti specifica: “Gli chiederemo di far partire i nuovi modelli negli stabilimenti Fiat, che è la vera scelta che Fiat deve fare. Il ‘momento idoneo’ per fare gli investimenti di cui parla Marchionne è adesso, almeno per alcuni investimenti, come Mirafiori, per alcuni modelli che devono essere in vendita nel 2014″.
Sul botta e risposta tra Marchionne e Della Valle Angeletti aggiunge: “C’è qualcosa sotto, qualcosa che non appare e che riguarda una polemica tra imprenditori in cui io non entro”. Quanto all’invito di Della Valle a Marchionne a dare risposte ai lavoratori Fiat in cassa integrazione Angeletti commenta: “Marchionne a chi è in cassa integrazione deve dire che partirà con gli investimenti, deve dire quando partiremo con i nuovi modelli”.
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