Ilva: il Gip boccia il piano aziendale, niente produzione. Tensione alle stelle tra gli operai
Il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha respinto il piano di interventi proposti dall’Ilva ai quali era allegata una richiesta di poter mantenere una minima capacità produttiva degli impianti sequestrati.
Sale la tensione all’Ilva di Taranto. Dopo la protesta estrema di alcuni operai che hanno passato la notte a 60 metri d’altezza sull’Altoforno 5, da questa mattina altri otto lavoratori sono saliti sulla torre del camino E312 dell’area agglomerato dello stabilimento siderurgico, incatenandosi e annunciando lo sciopero della fame e della sete.
Gli operai hanno srotolato alcuni striscioni visibili dalla sede stradale con le scritte ‘la nostra salute è la vostra salute’, ‘Noi strumentalizzati da salute e lavoro, voi da chi?’ e ‘Noi per ambiente salute e lavoro’.
La zona è presidiata da Vigili del fuoco e ambulanze per prevenire eventuali emergenze e una delegazione della Fim Cisl si è recata sul posto per monitorare la situazione.
La protesta, sorta spontanea, è iniziata ieri pomeriggio quando in otto, 4 dipendenti diretti e 4 dipendenti di una ditta esterna che effettua manutenzioni, hanno deciso di salire sul nastro dell’altoforno 5 (il più alto d’Europa) utilizzato per il trasporto di carbone.
In merito alla protesta la Fim Cisl di Taranto, che già da ieri è stata vicina ai manifestanti con le proprie Rsu, monitorando la situazione, ”pur comprendendo il clima di esasperazione presente all’interno dello stabilimento, e’ fortemente preoccupata per queste proteste estreme, il cui dilagarsi metterebbe a serio rischio l’incolumità di ogni lavoratore, aggravando ulteriormente uno scenario già pesante”.
Dalle 6 di questa mattina i delegati e gli esecutivi della Fim Cisl dell’Ilva di Taranto stanno incontrando i lavoratori, presso le portinerie A, D e Tubifici ”per spiegare l’azione sindacale intrapresa volta a coniugare le ragioni del lavoro con le ragioni della salute e dell’ambiente”.
Contestualmente stanno distribuendo un volantino illustrativo in cui si sottolinea che ”dalla giornata di venerdi’ continuano a susseguirsi pareri della Magistratura, a diversi livelli (dai custodi, alla Procura, sino all’ultima decisione del Gip), di bocciatura del Piano d’interventi predisposto dall’Ilva” e che ”gia’ al termine dell’incontro di martedi’ 18 settembre la Fim Cisl nazionale e di Taranto aveva giudicato il Piano troppo parziale e inadeguato rispetto agli obiettivi di ambientalizzazione e riqualificazione industriale, troppo distanti dalle prescrizioni dei custodi giudiziari e di quelle che immaginiamo scaturiranno dalla revisione della nuova Aia, la cui istruttoria sara’ chiusa il prossimo 30 settembre”.
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