Monti ora frena: Lasceremo il governo ad altri. E sugli evasori chiede “tolleranza zero”
“Quando lasceremo ad altri nei prossimi mesi il governo del Paese, spero che lasceremo un Paese un po’ più rasserenato e un po’ meno rassegnato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine del suo intervento al Forum della Cooperazione Internazionale in corso a Milano.
Un intervento in cui il premier ha auspicato che gli italiani diventino intolleranti nei confronti di chi non paga le tasse. “Mi auguro – ha sottolineato Monti – che si possa un po’ per volta spostare quel fronte di intolleranza che ha caratterizzato tanta parte della recente vita italiana, perché non separi chi è di destra da chi è di sinistra, anche se le differenze possono essere importanti, ma separi essenzialmente due parti: coloro che pagano le tasse, assolvendo quindi ai loro doveri di cittadinanza, e gli altri, perché questo contribuirà, ne sono sicuro, a dare un senso di cittadinanza comune”.
Crisi. Il Professore, secondo il quale l’Italia deve “sentire l’Europa in casa, senza paura”, ha sottolineato come tra gli obiettivi del governo ci sia quello “di smontare nei fatti prima di tutto”, le contrapposizioni e i pregiudizi fra Nord e Sud dell’Europa che si sono sviluppati a seguito della crisi economica.
Ancora Monti ha detto che “la centralità della cooperazione allo sviluppo dovrà, non appena le condizioni di bilancio lo renderanno possibile essere rafforzata anche sul piano delle risorse. Si tratta – ha aggiunto – di continuare a sviluppare e dare sostanza all’impegno dell’Italia per un sistema internazionale caratterizzato da una comunanza di interessi, ma soprattutto di valori”. Fare cooperazione, secondo il presidente del Consiglio, “è oggi un imperativo etico di solidarietà, ma è anche, e soprattutto, un investimento strategico in termini di sicurezza nazionale e internazionale, di gestione di flussi migratori, di protezione dell’ambiente, di sicurezza energetica, di promozione di opportunità economico-commerciali per le imprese italiane, di autorevole partecipazione del nostro Paese nei principali fora internazionali e nella gestione dei temi globali”.
Ha assicurato, inoltre, che l’Italia intende continuare a contribuire al Fondo Globale per la lotta all’aids, la tubercolosi e la malaria mettendo in evidenza “le grandi campagne delle Nazioni Unite che il nostro Paese ha profondamente ispirato”. Dunque questa è una battaglia cui “l’Italia intende continuare a contribuire e dalla quale, certamente, non si ritirerà”.
Il Professore, infine, in vista dell’Expo 2015 ha affermato: “Colgo l’occasione, all’indomani del raggiungimento del centesimo Paese iscrittosi per partecipare ad Expo per spronare tutte le istituzioni lombarde e milanesi, tutte le forze della società italiana, ma in particolare lombarda e milanese, per questo sforzo collettivo e impegnativo, che darà, se avrà successo, anche frutti importanti per costruire un permanente cordone ombelicale tra Milano, l’Italia e punti del mondo che coltivano questi valori e queste politiche per realizzare questi valori”.
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