Piace il Monti bis ma Passera avverte: Non è giusto usare il premier come sigla elettorale
“Trovo non molto giusto usare Monti come sigla elettorale”. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera intervenendo dopo che da più parti politiche viene rilanciata e sostenuta la candidatura per un nuovo governo Monti. “Monti ha segnato l’inizio di una nuova fase, ha costruito basi robuste per la terza Repubblica“, aggiunge Passera che non scioglie il dubbio sulla possibilità di continuare la sua carriera in politica. Le parole di Monti per Passera sono state un “gesto di rassicurazione”. Quanto alle prossime elezioni politiche il ministro si augura che si possa arrivare alle urne con una nuova legge elettorale.
Sul piano economico Passera rassicura: “Confermiamo la nostra tesi che già l’anno prossimo l’Italia possa tornare a zero e annullare la recessione”. Il ministro ricorda gli sforzi fatti dal governo Monti per mettere il “Paese in sicurezza” e sottolinea come l’Italia “è stata capace di tirarsi fuori dal burrone”. “L’importante nei prossimi mesi – afferma – è parlare dell’Italia che vogliamo” perché il Paese “se la può giocare alla grande”.
Quindi replica secco all’ex premier Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi aveva definito l’euro un grande imbroglio e aveva affermato che se la Germania uscisse dalla moneta unica non sarebbe una tragedia: “Dire due cose così sbagliate insieme è raro”.
Quanto al Ddl corruzione Passera avverte che “noi lo vogliamo far passare a tutti i costi”. E a chi gli chiede se il governo è pronto anche a porre anche la fiducia risponde: “Tutto quello di cui ci sarà bisogno”.
Sulla vicenda Alcoa poi il titolare dello Sviluppo si mostra ancora possibilista: “Speriamo che anche gli altri non chiedano condizioni impossibili economicamente o legalmente”. “Comunque noi – aggiunge – per quella parte della Sardegna, insieme alle amministrazioni locali, dobbiamo trovare anche altre condizioni di sviluppo”.
Per quanto riguarda la Fiat poi una sollecitazione arriva da Passera: “Ci aspettiamo che dimostri che anche dall’Italia si possono fare macchine di successo in Europa”. Per il ministro la Fiat “sta molto meglio di tanti anni fa e dobbiamo esserne tutti contenti, ha successo negli Usa, ha qualche problema in Europa” ma in Italia “può fare esportazione”. Passera confessa che Sergio Marchionne “mi ha detto che Pomigliano con le sue tremila persone è uno degli impianti più produttivi” del gruppo. Quanto alla possibilità di nuovi aiuti al Lingotto, Passera rifiuta la parola assistenzialismo: “Non credo che lo chiederanno e non saremmo disposti. Se possiamo fare qualcosa per favorire le esportazioni delle imprese italiane lo faremo, se ragionevole”.
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