Il premio Nobel per la medicina va a Gurdon e Yamanaka: hanno scoperto che è possibile riprogrammare le cellule
Sono il britannico John B. Gurdon e il giapponese Shinja Jamanaka i vincitori del Premio Nobel 2011 per la Fisiologia e la Medicina, appena annunciati a Stoccolma.
Sono stati premiati per la scoperta delle cellule che possono essere riprogrammate diventando pluripotenti. In pratica cellule adulte, e già differenziate, possono essere fatte tornare ‘bambine’. Si possono sviluppare cosi’ in qualunque tipo di tessuto del corpo umano. Una scoperta, sottolinea l’assemblea nelle sue motivazioni, che ha rivoluzionato la comprensione di come le cellule e gli organismi si sviluppano.
Gurdon ha dimostrato nel 1962 che la differenziazione delle cellule è un processo reversibile. Sostituendo il nucleo di una cellula uovo immatura di una rana con il nucleo di una cellula intestinale matura, la prima anche se modificata si sviluppa in un normale girino. Lo scienziato aveva trovato la prova che il Dna di una cellula matura ha tutte le informazioni necessarie per dare vita a tutti gli altri tipi cellulari. Oltre 40 anni dopo, nel 2006, Yamanaka ha scoperto che cellule adulte nei topi possono essere riprogrammate a uno stadio di immaturità, rendendole staminali pluripotenti, in grado di differenziarsi nei tessuti desiderati. Sorprendentemente, bastava introdurre un pugno di geni per ottenere queste simil-staminali.
Due scoperte che sono delle pietre miliari, evidenzia l’assemblea: da allora i libri di testo sono stati riscritti e si sono aperti e consolidati nuovi filoni di ricerca. Riprogrammando le cellule adulte dell’organismo umano, gli scienziati hanno creato nuove opportunità per studiare le malattie e soprattutto mettere a punto nuovi strumenti di diagnosi e cura.
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