Ilva, Clini frena sulla chiusura: Impossibile lo stop in 5 giorni. Allarme sindacati: Altri siti a rischio spegnimento
Lo spegnimento dell’impianto dell’Ilva in 5 giorni ”è impossibile perché si tratta di un impianto molto complesso, tant’è che la Procura chiede l’avvio dei processi”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini al ‘Tg2′.
Dalla Procura di Taranto è arrivato infatti un ultimatum: cinque giorni di tempo per avviare la procedura di spegnimento degli impianti pericolosi dell’area a caldo sequestrati il 26 luglio scorso.
Nella direttiva fatta notificare dalla Procura si sottolinea che in caso di inottemperanza da parte dell’azienda i custodi potranno nominare ausiliari procedendo quindi ”senza ulteriori indugi” a spegnere gli impianti.
Intanto è allarme a Genova per il pericolo che lo spegnimento degli impianti a Taranto possa bloccare la produzione nel sito di Cornigliano. ”Le operazioni di spegnimento – precisa un comunicato di Rsu Fim e Uilm Ilva Genova – dovrebbero iniziare con lo stop immediato dell’afo n°1 e n°5, dismissione e bonifica dell’afo n°3, il fermo di sette batterie del reparto cokeria e interventi nel reparto acciaierie. A fronte di tutto ciò, il mantenimento dell’afo n°2 e n°4 non potrebbe garantire l’alimentazione dei siti di Genova, Novi Ligure, Taranto e Racconigi: la conseguenza potrebbe dunque essere la chiusura degli stabilimenti”. Domani le Rsu Fim Cisl e Uilm Uil si riuniranno in assemblea (ultima ora del turno) con i lavoratori per concordare e promuovere iniziative di protesta.
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